Global tourism resilience day: mettere la resilienza al centro del turismo sostenibile

In Giamaica nasce il Global Tourism Resilience and Crisis Management Center per affrontare i problemi globali attraverso strategie di preparazione, gestione e ripresa

[17 Febbraio 2023]

Oggi è il primo Global Tourism Resilience Day, proclamato il 9 febbraio dall’Assemblea generale dell’Onu per sottolineare «La necessità di favorire uno sviluppo del turismo resiliente per far fronte agli shock, tenendo conto della vulnerabilità alle emergenze del settore turistico». È anche un invito ad agire perché gli Stati sviluppino strategie nazionali di ripresa, anche attraverso la cooperazione pubblico-privata e la diversificazione delle attività e dei prodotti.

Per molti Paesi in via di sviluppo, compresi i Paesi meno sviluppati, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, i paesi africani e quelli a medio reddito, il turismo è una delle principali fonti di reddito, entrate in valuta estera, gettito fiscale e occupazione. Dato che il turismo collega le persone con la natura, il turismo sostenibile ha la capacità unica di stimolare la responsabilità e la conservazione dell’ambiente.

Secondo la World Tourism Organization (UNWTO), «Il turismo sostenibile, compreso l’ecoturismo, è un’attività trasversale che può contribuire alle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile promuovendo la crescita economica, alleviando la povertà, creando un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. Può anche svolgere un ruolo nell’accelerare il passaggio a modelli di consumo e produzione più sostenibili e promuovere l’uso sostenibile degli oceani, dei mari e delle risorse marine, promuovere la cultura locale, migliorare la qualità della vita e l’emancipazione economica di donne e giovani, popolazioni indigene e comunità locali e promuovere lo sviluppo rurale e migliori condizioni di vita per le popolazioni rurali, compresi i piccoli proprietari e gli agricoltori familiari. L’uso del turismo sostenibile e resiliente come strumento per favorire una crescita economica sostenuta e inclusiva, lo sviluppo sociale e l’inclusione finanziaria, consente l’emersione del settore informale, la promozione della mobilitazione delle risorse locali,  la protezione dell’ambiente e l’eliminazione della povertà e della fame, compresi la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità e delle risorse naturali e la promozione degli investimenti e dell’imprenditorialità nel turismo sostenibile».

il ministro del turismo della Giamaica, Edmund Bartlett, che ha proposto all’Onu di istituire il Global Tourism Resilience Day, ha ricordato che «La pandemia ci ha dimostrato che i disastri globali continueranno, quindi ci saranno più epidemie, pandemie e terremoti come quello in Turchia. L’importanza di questa giornata è quindi quella incoraggiare lo sviluppo di capacità affinché il mondo sia maggiormente in grado di rispondere a questi disastri globali e riprendersi rapidamente. Se vogliamo garantire la sostenibilità del turismo a prova di futuro, ora è il momento di prendere maggiormente in considerazione la costruzione della resilienza e questo  è particolarmente importante per i Paesi dipendenti dal turismo come la Giamaica, il cui sostentamento economico si basa sulla sopravvivenza di questo settore. Questo è davvero un enorme passo avanti nel coalizzarsi del supporto globale ogni anno su questa importante questione e ringrazio tutti i nostri stakeholder e partner che hanno lavorato per far sì che ciò accadesse».

Proprio nella capitale giamaicana Kingston oggi si conclude la prima Global Tourism Resilience Conference che è anche l’occasione per la prima celebrazione ufficiale del Global Tourism Resilience Day e il ministro Bartlett ha sottolineato che «La necessità di creare un’iniziativa per la resilienza del turismo globale è stata uno dei principali risultati della Global Conference on Jobs and Inclusive Growth: partneriati per il turismo sostenibile nell’ambito della partnership tra World Tourism Organization (UNWTO),  governo della Giamaica, World Bank Group e Inter-American Development Bank (IDB). Abbiamo continuato a incrementare lo sviluppo di questa iniziativa tanto necessaria sotto forma del Global Tourism Resilience and Crisis Management Center (GTRCMC). L’obiettivo finale del Centro è assistere la preparazione, la gestione e la ripresa di una destinazione turistica dai danni e/o crisi che colpiscono il turismo e minacciano le economie e i mezzi di sussistenza a livello globale. Avrà in particolare il compito di creare, produrre e generare kit di strumenti, linee guida e politiche per assistere gli sforzi preparatori e di recupero degli stakeholders del turismo colpite da blocchi legati al clima, alle pandemie, alla criminalità informatica e al cyber-terrorismo. Questo Centro è di particolare importanza nella nostra  regione, a causa della vulnerabilità dei Caraibi alle perturbazioni climatiche e di altro tipo. Questo è principalmente dovuto al fatto che le nostre industrie del turismo nella regione dipendono da una serie di infrastrutture come aeroporti e hotel, quindi l’integrità strutturale è importante. Dobbiamo quindi utilizzare ogni opportunità e capacità per anticipare ciò che accadrà monitorando questi blocchi, gestendo il procedimento  quando d si verificano e riprendendosi non solo in tempo reale, ma in nano-tempo, in modo da garantire la stabilità della regione».

Il GTRCMC è ospitato  al  Mona Campus  dell’University of the West Indies (UWI), ma punta ad avere un impatto globale grazie a suoi partner econsiglieri che provengono da tutti i continenti. Il ministro del turismo della Giamaica ha concluso: «Sono molto orgoglioso per la fiducia che il mondo ha riposto in noi e per il sostegno di questa importantissima istituzione del settore. Sono particolarmente grato all’UWI per averci concesso l’uso dello spazio e ancora di più per averci permesso di renderlo il tipo di struttura in cui possiamo essere felici di accogliere il mondo per partecipare qui a grandi cose e altri tipi di attività intellettuali Questa partnership darà alla Giamaica, ai Caraibi e al mondo una nuova opportunità per comprendere le perturbazioni globali. Non ho dubbi che questo Centro avrà molto successo e non vedo l’ora di vedere l’impatto che avrà sulla regione e sui Paesi di tutto il mondo».