Rapida crescita del mercato della ricarica pubblica dei veicoli elettrici in Nord America
Le case automobilistiche sempre più protagoniste della ricarica pubblica
[31 Marzo 2023]
Secondo il nuovo rapporto “Commercial landscape of EV charging networks in North America” di Wood Mackenzie, «Poiché l’adozione di veicoli elettrici (EV) continua a crescere, si prevede che il mercato delle reti di ricarica pubbliche in Nord America crescerà rapidamente entro il 2050» e tra il 2022 e il 2050, «Il numero di caricabatterie rapidi CC (DCFC), che hanno una velocità di ricarica compresa tra 50 kilowatt (kW) e 350 kW, dovrebbe crescere di oltre 60 volte». nello stesso lasso di tempo «Anche i caricabatterie di livello 2, con una velocità di ricarica inferiore compresa tra 3 kW e 19 kW, aumenteranno di 30 volte».
Nick Esch, research analyst, grid edge di Wood Mackenzie, ha sottolineato che «Mentre l’adozione di veicoli elettrici continua ad accelerare negli Stati Uniti. il ruolo delle reti pubbliche di ricarica per veicoli elettrici è fondamentale per fornire un’esperienza di ricarica affidabile e senza soluzione di continuità. Stiamo assistendo a collaborazioni e integrazioni tra le reti di ricarica per veicoli elettrici sia vecchie che nuove, nonché a un significativo sostegno alle politiche locali e federali e investimenti nel mercato della ricarica pubblica».
Secondo i risultati del rapporto, attualmente, negli Usa e in Canada ci sono 73 reti di ricarica pubbliche per veicoli elettrici, che si utilizzano su 7 diversi tipi di rete, con molti altri partecipanti che dovrebbero entrare nel mercato,.
Amaiya Khardenavis, analyst EV charging infrastructure di Wood Mackenzie, fa notare che «Stazioni di servizio, ristoranti fast food e minimarket con sedi esistenti sono nelle prime fasi di implementazione dell’infrastruttura di ricarica pubblica, mentre cercano di capitalizzare la loro impronta di vendita esistente, così come l’adozione di veicoli elettrici. La strategia di crescita delle reti di ricarica si concentra sulla costruzione della loro impronta in luoghi ad alto traffico, sulla creazione di accordi di roaming con altre reti e sull’installazione di infrastrutture di ricarica ad elevata potenza per rendere i loro siti a prova di futuro».
Esch sottolinea che «Alcune reti con footprint consolidate, come Tesla, dominano il panorama della ricarica rapida negli Usa e in Canada. Sono seguite da reti emergenti che si sono stabilite nei mercati regionali con l’intenzione di ampliare la loro portata verso nuovi mercati.
Tesla è all’avanguardia con la sua rete di ricarica rapida “Supercharger” con 17.408 porte DCFC totali e con un rapporto DCFC per stazione di 10,5, il che ne fa la più grande rete di ricarica rapida del Nord America. Seguito da ChargePoint, EVgo ed Electrify America, le tre più grandi reti pubbliche di ricarica rapida negli Usa, ciascuna con caricabatterie nella stragrande maggioranza degli Stati e intorno ai centri abitati o ai corridoi autostradali.
ChargePoint domina la ricarica di livello 2 negli Usa con una solida copertura in quasi tutte le principali aree metropolitane, con oltre 48.000 porte di ricarica. Seguito dalla rete Tesla Destination che ha la seconda rete più grande per porte DCFC e footprint, con oltre 12.500 porte. Nel secondo trimestre del 2022, la quinta rete più grande, Blink. ha acquisito SemaConnect (la terza rete più grande) e ora dispone di una rete combinata di oltre 10.000 porte. PowerFlex è la quarta più grande rete di livello 2 ed opera principalmente in California.
Secondo i risultati del report Wood Mackenzie, in Nord America operano 19 reti di ricarica per veicoli elettrici di utility e quelle canadesi rappresentano il 55% delle porte di livello 2 e il 69% delle porte DCFC.
Khardenavis evidenzia che «Sebbene le utility statunitensi abbiano avviato investimenti nella ricarica pubblica, il loro ambito è limitato in termini di dimensioni e i luoghi in cui è possibile installare i caricabatterie sono limitati dalle autorità di regolamentazione. Le utility canadesi hanno lanciato reti a livello provinciale che superano le dimensioni dei loro concorrenti privati».
Ma, mentre il governo italiano fa una battaglia di retroguardia contro le autro elettriche per difendere l’industria automobilistica fossile, in Nord America sono proprio le case automobilistiche le principali protagoniste della ricarica pubblica: «Stanno iniziando a concentrarsi sul fornire ai proprietari di veicoli l’accesso a una ricarica pubblica affidabile, esplorando partnership con sviluppatori di infrastrutture di ricarica o attraverso investimenti diretti nella distribuzione di caricabatterie», rivela il rapporto.
Ad esempio, General Motors ha collaborato con EVgo per installare 3.250 DCFC nelle città e nei sobborghi. La compagnia automobilistica ha anche annunciato l’intenzione di implementare 2.000 porte di ricarica EVgo lungo i centri di viaggio Pilot e Flying J. In collaborazione con ChargePoint e MN8 Energy, Mercedes si è impegnata a installare oltre 2.500 porte di ricarica in oltre 400 sedi in Nord America.
Khardenavis conclude: «Poiché lo spazio pubblico di ricarica per veicoli elettrici è fortemente frazionato, le case automobilistiche di veicoli elettrici mirano a possedere la relazione con il cliente dopo il punto vendita e svolgere un ruolo più importante nella ricarica pubblica di veicoli elettrici. Molti stanno assumendo il ruolo di fornitore di servizi di mobilità elettrica, facilitando i pagamenti e gli spostamenti verso i caricabatterie, curando anche le reti di ricarica per i propri clienti attraverso integrazioni con le reti di ricarica pubbliche».