Il ministro dell’ambiente passa la palla all’Ispra e apre al trasferimento di "gruppi di orsi" in altri Paesi

Orsa JJ4, Pichetto: la decisione spetta a autorità locali, soppressione non sia vendetta

Ma il presidente della Provincia di Trento ordina l’abbattimento di un altro orso, MJ5

[20 Aprile 2023]

Con una nota equilibristica sulla vicenda dell’orsa Jj4 catturata e che la Provincia autonoma di Trento vorrebbe abbattere, il ministro dell’ambiente e della sicurezza enegetica, Gilberto Pichetto Fratin ricorda che «Da ministro posso solo esercitare una funzione di indirizzo che non può che basarsi peraltro sul parere scientifico dell’Ispra, delegata a questa funzione. Parere che contempla tra le misure possibili, in situazioni di estremo pericolo, anche la soppressione degli animali. La procedura  prevede infatti che il  Ministero  sia chiamato in causa esclusivamente al fine di fornire, appunto attraverso l’Ispra, un parere consultivo e non vincolante. Ma la decisione finale  spetta – correttamente – alle autorità locali, nel caso specifico al Presidente della Provincia. Detto questo, è chiaro che la soppressione dell’orsa  non può essere una vendetta. Ucciderla non ridarà la vita al giovane runner, come ha sottolineato con parole di grande umanità la madre della vittima».

Ma per Pichetto  «Va considerato che il ripetersi reiterato delle aggressioni agli umani e agli animali, ha comunque reso evidente che la gestione degli orsi in Trentino è diventata problematica e che va rivista tutta la materia per assicurare sicurezza a residenti e turisti.  Va inoltre considerata seriamente l’ipotesi del ricollocamento all’estero di gruppi di esemplari. Occorre sedersi attorno a un tavolo e valutare le soluzioni migliori da adottare col conforto del parare degli esperti».

Trasferire gli orsi trentini in altri Paesi potrebbe essere un bel problema, visto che qualcuno potrebbe far notare che in base al Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (PACOBACE), approvato da Province autonome di Trento e Bolzano e dalle Regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Ministero dell’Ambiente e ISPRA, le regioni italiane confinanti si erano impegnate a prendersi gli orsi trentini “in eccesso”. Senza contare che mettere in piedi un trasferimento degli orsi in altri Paesi richiederebbe lunghe trattative e di mettere in piedi un progetto di catture e trasferimenti che richiederà molto tempo.

Intanto, nel tardo pomeriggio di ieri, il presidente leghista della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato il decreto con il quale dispone «La rimozione tramite abbattimento, previa identificazione genetica attraverso cattura preliminare, dell’esemplare di Orso bruno (Ursus arctos) identificato in MJ5 in Provincia di Trento per garantire l’interesse della salute e della sicurezza pubblica e per motivi di natura sociale, ai sensi della L.P. n. 9/2018» e dispone che «L’esemplare, quando geneticamente identificato come l’orso MJ5, sia al più presto soppresso».

In una nota stampa la Provincia spiega che «Il provvedimento ripercorre in sintesi quanto accaduto la mattina del 5 marzo scorso quando un uomo è stato aggredito da un orso in località Mandriole, all’uscita della val di Rabbi, nel comune di Malè, lungo un sentiero SAT-CAI. Medicato al pronto soccorso dell’Ospedale di Cles, aveva riportato lesioni sul braccio e sulla testa riconducibili ad aggressione da orso. Le successive analisi genetiche hanno confermato che il genotipo identificato dal DNA ottenuto corrispondeva a quello dell’orso denominato MJ5. ISPRA, si legge nel decreto, ritiene che la rimozione tramite abbattimento dell’individuo MJ5, una volta assicurata la corretta identificazione dell’esemplare tramite analisi genetiche, è coerente con il PACOBACE. Con l’atto firmato poco fa, il presidente incarica il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione per quanto di competenza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, di procedere ad effettuare la rimozione tramite abbattimento dell’esemplare MJ5, previa sua identificazione genetica».