I leoni sono tornati in Ciad. Erano stati sterminati dai bracconieri
Una leonessa fotografata nel Parc National Sena Oura dopo quasi 20 anni
[21 Aprile 2023]
Un team di ricercatori del governo del Ciad e della Wildlife Conservation Society (WCS) ha pubblicato una straordinaria immagine di una leonessa in buona salute scattata da una fototrappola nel Parc National Sena Oura, istituito dal Ciad nel 2010, dove i grandi felini non venivano avvistati da quasi 20 anni, cioè da una decina di anni prima che venisse istituita l’area protetta.
La foto mostra una muscolosa femminache il team descrive come: «Una bellissima leonessa, nel fiore degli anni e chiaramente in ottima salute».
Secondo la valutazione IUCN ileoni,sono «Tecnicamente estinti» a Sena Oura, che fa parte del più ampio territorio di Bouba N’djida-Sena Oura, al confine tra Camerun e Ciad e dove per oltre un decennio c’è stato uno spietato bracconaggio organizzato, conclusosi dopo che i governi di Camerun e Ciad si sono fortemente impegnati per la conservazione della biodiversità con una migliore protezione dei parchi nazionali. Ora le popolazioni di fauna selvatica stanno iniziando a riprendersi.
Il direttore esecutivo del WCS Big Cat Program, Luke Hunter, ha detto alla BBC che «La foto mostra una leonessa adulta eccellente e sanissimaa, di circa 5 anni.Sono sicuro che non è sola. Questo è estremamente incoraggiante perché le prime femmine sono il fondamento di qualsiasi popolazione di leoni, e non sono grandi vagabondi: abitano aree che hanno prede e che sono sicure per allevare i loro cuccioli. La sua presenza è un primo segnale di recupero dei leoni in un parco nazionale adiacente in Camerun».
Infatti, nell’adiacente Bouba N’djida National Park/ Parc National Bouba N’djida in Camerun vive una popolazione di leoni che è riuscita a sopravvivere al bracconaggio e che ora è in aumento e sta ricolonizzando parti del suo o precedente areale, compresa evidentemente Sena Oura.
La WCS supporta i guardiaparco della regione conducendo indagini sulla fauna selvatica sul terreno, anche con le fototrappole e ricorda che «Sebbene i leoni siano classificati complessivamente come vulnerabili nella Lista rossa IUCN, le popolazioni di leoni nell’Africa occidentale e centrale sono particolarmente piccole e frammentate e sono diminuite di circa il 66% dall’inizio degli anni ’90; a livello regionale, sono considerati in pericolo critico. I leoni dell’Africa occidentale e centrale sono geneticamente distinti dalle popolazioni più robuste dell’Africa orientale e meridionale».
Hunter conclude: «Ci sono circa 22.000-24.000 leoni rimasti allo stato selvatico, la stragrande maggioranza dei quali è classificata come sottospecie di leoni meridionali originaria dell’Africa orientale e meridionale. Ci sono meno di 1.000 leoni del nord nell’Africa occidentale e centrale, e sono particolarmente in pericolo e preziosi».