Orsa JJ4: Fugatti ordina nuovamente di abbatterla. Gli animalisti ricorrono ancora una volta al Tar
«L’ossessione del Presidente Fugatti verso l’orsa JJ4 non conosce sosta»
[28 Aprile 2023]
Ieri sera il presidente della Provincia autonoma di Trento, il leghista Maurizio Fugatti, non tenendo conto di quanto emerso dal tavolo tecnico convocato dal ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ha ordinato nuovamente di uccidere l’orsa Jj4. Secondo LNDC Animal Protection, «L’ossessione del Presidente Fugatti verso l’orsa JJ4 non conosce sosta. Il suo obiettivo è ucciderla, ormai è un dato di fatto, senza sentire ragioni di alcun tipo. Per questo motivo, ha emesso un nuovo decreto in cui dispone l’uccisione dell’orsa benché questa attualmente non costituisca più alcun pericolo per nessuno essendo stata imprigionata, anche molto facilmente, al Castelle»r.
La Lav ha fatto subito ricorso per bloccare urgentemente al TAR il nuovo ordine di uccisione, ricordando che si tratta di un «Ordine incredibilmente impartito anche contro la volontà dei genitori di Andrea Papi» e «Nonostante LAV abbia proposto da tempo per mamma orsa una concreta e sicura sistemazione alternativa a proprie spese in un rifugio all’estero, soluzione prospettata favorevolmente anche dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e dall’Ispra».
La Lav ha depositato anche, in Procura della Repubblica e all’Arma dei Carabinieri, una diffida all’Apss, l’Asl veterinaria locale, perché «L’esecuzione dell’animale che configurerebbe il reato previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale, due anni di reclusione per mandanti ed esecutori, di uccisione “senza necessità” di un animale».
Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici della LAV, spiega che «La data del prossimo 11 maggio, nella quale il TAR in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa Jj4, visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime Ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale. Questo nonostante l’Ordine provinciale dei Veterinari – sostenuto dalla sua Federazione Nazionale – la scorsa settimana abbia informato i suoi iscritti che anche uccidere un animale sano è violazione del loro Codice deontologico e fonte quindi di un procedimento di radiazione dei veterinari eventualmente responsabili».
Per Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection, «Questa di Fugatti è una mossa che evidenzia perfettamente la sua incompetenza e la sua sete di vendetta personale verso una situazione che ha dimostrato tutte le falle della sua gestione. Ancora una volta si dimostra un politico incapace, a cui è stato affidato un potere che non è in grado di gestire con la giusta misura. Pensa di poter fare il bello e il cattivo tempo, sulla base di una legge provinciale che ormai, a seguito delle recenti modifiche all’art. 9 della Costituzione, si pone al di fuori dei principi fondanti della nostra Repubblica e per questo abbiamo sollevato la questione di incostituzionalità. Faremo di tutto per non permettere che il suo decreto assassino dia i frutti che lui spera».
Michele Pezone, responsabile diritti animali LNDC Animal Protection. annuncia: «Ovviamente impugniamo anche questo decreto, così come abbiamo fatto con i precedenti provvedimenti, e confidiamo in una nuova immediata sospensione. Con questo nuovo provvedimento, che annulla l’efficacia di quelli precedenti, Fugatti sta cercando di svuotare di significato il ricorso per il quale è fissata l’udienza l’11 maggio. In tale data, infatti, il TAR si troverà a non poter decidere dato che la precedente ordinanza impugnata è stata di fatto annullata dallo stesso Fugatti».
La Rosati conclude: «Fugatti evidentemente teme di avere la peggio andando in giudizio, come già successo in passato. Ma in giudizio ci andremo ugualmente, visto che anche questo ennesimo ordine di uccisione sarà sottoposto alle valutazioni del TAR. Le alternative all’uccisione di JJ4 ci sono e non ci fermeremo finché non verranno valutate attentamente Allo stesso tempo, ci chiediamo come mai l’ISPRA abbia valutato il comportamento di JJ4 come di livello 18 (attacco senza provocazione), dato che non si può essere certi che non ci sia stata alcun tipo di provocazione anche involontaria».