Fugatti dopo il nuovo no del Tar all’abbattimento dell’orsa JJ4: «Sorpresi, ma prendiamo atto» (VIDEO)
LAV: Fugatti e la sua politica basata sulla legge del taglione e sulla vendetta personale sconfitti su tutta la linea
[3 Maggio 2023]
Slittata al 25 maggio la decisione del Tribunale amministrativo di Trento sulla soppressione dell’orsa JJ4 che ha ucciso e Andrea Papi. E, dopo la sospensione dell’abbattimento are previsto dall’ultimo decreto firmato il 27 aprile dal presidente della Provincia autonoma di Trento (PAT), il leghista Maurizio Fugatti, a Fugatti non è restato altro che prendere atto molto malvolentieri della decisione del Tar «Che ha voluto incidere in maniera sostanziale nella sfera di valutazione amministrativa che compete alla Provincia. Auspichiamo che le nostre istanze possano essere finalmente accolte in udienza. Non nascondiamo la nostra sorpresa, che è la sorpresa della comunità trentina: attraverso la documentazione fornita al Tar, credevamo di aver superato le perplessità del giudice, ma evidentemente così non è stato».
Il presidente del Tar si è espresso anche su questioni riguardanti la gestione dei grandi carnivori quali l’ampliamento dell’area faunistica del Casteller e sulla soluzione dei cosiddetti corridoi faunistici per diffondere gli orsi anche nella parte orientale del Trentino che «Non risolverebbe, bensì aggraverebbe l’attuale problema determinato dall’incontestabile eccedenza del numero di orsi rispetto alla sostenibilità propria di un contesto ampiamente antropizzato».
In una nota la PAT evidenzia: «Dato che, dopo la cattura JJ4 è custodita al Casteller, il contenuto delle ordinanze su cui era atteso il pronunciamento del Tar il prossimo 11 maggio è venuto meno. Per questo motivo, con ogni probabilità il contenzioso si concentrerà sul solo ultimo decreto che prevede l’abbattimento del plantigrado. L’Amministrazione provinciale, come richiesto dal Tribunale amministrativo, fornirà entro l’11 maggio a mezzogiorno le relazioni su modalità, costi e misure di sicurezza relative al trasferimento degli orsi problematici DJ3 e M57, attualmente custoditi rispettivamente in Germania e in Ungheria. Ulteriori richieste sono state inoltrate invece al Ministero dell’ambiente».
Ma Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici della LAV ribatte: «Dopo che con i nostri precedenti ricorsi avevamo indicato la disponibilità offerta dai rifugi da noi individuati all’estero per l’accoglienza di JJ4, ai quali se ne sono aggiunti altri di loro iniziativa, il TAR ha ribadito che la nostra proposta non è stata intaccata dalle argomentazioni di Fugatti ed è quindi del tutto praticabile, anche perché rispetta in pieno il parere di ISPRA».
Per la LAV, «Emerge quindi che, come già fatto in passato dalla stessa Provincia di Trento per gli orsi Jurka, DJ3 e M57, anche JJ4 può essere salvata definitivamente e spostata in un rifugio in considerazione del fatto che se il Casteller non è oggi utilizzabile per la detenzione, la responsabilità è tutta della Provincia che a causa della sua gestione non è stata in grado di adeguare la struttura. Fugatti e la sua politica basata sulla legge del taglione e sulla vendetta personale, registra un’altra sconfitta su tutta la linea, ora prenda atto dell’insussistenza delle sue argomentazioni e provveda a trasferire JJ4 anche prima del 25 maggio – data della prossima riunione collegiale del TAR – in un luogo sicuro tra i tanti rifugi disponibili e sicuri».
Intanto, il Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento comunica che «Nessuna strada in Trentino è stata chiusa a causa della presenza dell’orso nei boschi», smentendo così quanto riportato su alcune pagine social che affermano che diverse zone delle Giudicarie e della Val di Sole sarebbe stato interdetto l’accesso a strade forestali e piste ciclabili per via della presunta presenza di orse con cuccioli. Il Corpo forestale conferma di non ave «Mai invitato nessuno ad allontanarsi dai boschi, dove comunque nelle zone in cui sono presenti i plantigradi è bene seguire le regole di comportamento riportate sull’apposita segnaletica e sul materiale informativo elaborato dall’Amministrazione. Si ricorda peraltro che la presenza di femmine di orso con i cuccioli non rappresenta un impedimento per il libero accesso ad una determinata area: sul sito istituzionale dedicato ai grandi carnivori è disponibile il servizio che consente di conoscere le aree del Trentino in cui sono segnalati i diversi nuclei. Attualmente sulla cartina sono riportate 12 segnalazioni di cucciolate dell’anno (che non corrispondono necessariamente a 12 cucciolate diverse)».