Mosca diventerà troppo calda e la Russia dovrà trasferire la capitale in Siberia?
Una tesi di Korkorin del Wwf Russia confermata dai dati dell'università MIIGAiK. Ma il caldo estremo può essere mitigato anche a Mosca
[24 Maggio 2023]
Nonostante l’escalation della guerra in Ucraina, in Russia sta facendo discutere l’intervista concessa a RIA Novosti da Aleksey Korkorin, responsabile clima ed energia del Wwf Russia (inserito nel registro degli agenti stranieri secondo la legge russa sulle ONG), secondo il quale « La Russia potrebbe finire per essere costretta a trasferire la sua capitale in Siberia a causa dei cambiamenti climatici».
Korkorin, ha avvertito che «Mentre l’obiettivo di ottenere la carbon neutrality potrebbe essere raggiunto in tutto il mondo già nel 2060, entro tale data la temperatura globale aumenterebbe comunque di 2 – 2,5° C rispetto all’era preindustriale. L’aumento si tradurrà in grandi ondate di caldo che colpiranno il pianeta più frequentemente. Cioè, il caldo che avevamo una volta ogni 10 anni arriverà ogni 3 anni. Puoi vivere, ma devi adattarti. Nello scenario peggiore, la temperatura globale potrebbe aumentare di 4,5 – 5°C prima che l’umanità sia in grado di raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality. Un tale aumento renderebbe estremamente calde 8 – 9 estati su 10. Per la Russia, questo scenario potrebbe comportare lo spostamento della capitale da Mosca. Sarà solo una vita diversa, il che significa che in estate sarà probabilmente impossibile vivere in una metropoli come Mosca. E’ possibile che, se le cose andranno davvero così male, allora la capitale sarà, diciamo, Krasnoyarsk o Novosibirsk» due grandi città della Siberia. Ma lo stesso Korkorin ha ammesso che «Le possibilità di un rapido deterioramento della situazione climatica sono rimaste alquanto scarse».
Le teorie di Kokorin per il destino della capitale russa non sono condivise da diversi altri climatologhi russi e Aleksander Chernokulsky, senior dell’Istituto di fisica atmosferica, le ha definite su RosBiznesConsulting – RBC «Semplici parole che non dovrebbero essere prese sul serio. Sì, è molto probabile che le ondate di caldo saranno più frequenti, ma diventeranno più frequenti anche in Siberia».
E nello stesso giorno in cui si scatenava il dibattito sul futuro della capitale russa, gli scienziati dell’università statale di geodesia e cartografia di Mosca (MIIGAiK) hanno reso noto un algoritmo che consente di determinare le aree urbane più calde e sviluppare misure per ridurre il pericolo per i residenti.
Alla MIIGAiK spiegano che «La temperatura nell’ambiente urbano aumenta più che nelle aree rurali. I valori di picco si registrano in aree specifiche, le cosiddette isole di calore urbane. Molto spesso si trovano nelle aree metropolitane, dove alcuni centri commerciali generano più calore delle imprese».
Intervistato da Ria Novosti, Alexey Kurlov, a capo del laboratorio di ricerca scientifica per le tecnologie urbane e lo sviluppo spaziale della MIIGAiK, ha ricordato che «In estate, in queste zone si osservano già temperature anormalmente elevate, per questo motivo è più probabile che i residenti locali soffrano di crisi ipertensive, ictus, infarti e, con l’inizio del riscaldamento globale, le isole di calore diventeranno ancora più dannose per l’uomo»
Per localizzare queste isole di calore in tutta la Russia, i ricercatori hanno sviluppato un algoritmo per l’analisi dei dati dal telerilevamento della Terra nello spettro dell’infrarosso lontano e dicono che «Utilizzando questa tecnica, non solo è possibile identificare le isole di calore, ma anche determinare il grado di riscaldamento dell’area e determinare le zone più pericolose per la salute dei cittadini». Kurlov aggiunge: «Stimando l’intensità della radiazione infrarossa analizzando immagini dei territori dallo spazio, otteniamo dati sulla temperatura superficiale. Utilizzando il canale spettrale termico di un’immagine satellitare, traduciamo ogni pixel in gradi Celsius esatti. Il risultato è una visualizzazione degli spettri termici, tenendo conto dei cambiamenti di temperatura».
Gli hot spot di caldo eccessivo sono stati trovati in fabbriche, stazioni ferroviarie, complessi sportivi, centri commerciali e direzionali. E a Mosca i centri commerciali Dubrovka e Dream Island, il centro commerciale Moscow City, le piazze Rossa e Komsomolskaya e il complesso CSKA sono risultati i siti più riscaldati.
Kurlov evidenzia che «Sulla base dei risultati dello studio, è già possibile elaborare raccomandazioni per ridurre il surriscaldamento dell’area, ad esempio creare bacini idrici, utilizzare asfalto chiaro o tetti verdi».
Secondo Andrey Dozmarov, un giovane ricercatore del laboratorio MIIGAiK, «L’algoritmo sarà utile anche durante la pianificazione di una nuova infrastruttura. In futuro, abbiamo in programma di creare un modello predittivo del cambiamento climatico locale, che sarà utile per sviluppare piani per la costruzione di edifici e strade nelle città. Il nostro compito è garantire che le isole di calore non riducano la qualità della vita. Sappiamo che la temperatura aumenterà? Allora la sua dinamica deve essere presa in considerazione come criterio già ora quando si creano le infrastrutture. Uno sviluppo così innovativo è stato applicato per la prima volta alle grandi città ed è stato localizzato in ogni insediamento della Russia».
I piani immediati dei ricercatori includono lo sviluppo di soluzioni digitali per i dipartimenti federali e regionali, nonché la divulgazione di metodi per l’analisi pratica dei dati spaziali. Quindi, l’allarme di Korkorin del Wwf non è poi così improbabile se i dati lo confermano come possibilità e se si sta giò lavorando per mitigare il caldo estremo che colpirà le città russe.