Clima, Simon Stiell (Unfccc): «Siamo a un punto critico»

La Bonn Climate Change Conference discute di come arrivare alla COP28 di Dubai e andare verso il net zero

[6 Giugno 2023]

Aprendo la 58esima sessione dei subsidiary bodies della Bonn Climate Change Conference SB58, il segretario esecutivo dell’United Nations framework convention on Climate Change (Unfccc), Simon Stiell, ha ricordato ai delegati di tutti i paesi del mondo che «Ci aspettano due settimane molto importanti. Gli ultimi rapporti della WMO (World meteorological organization) e dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) chiariscono che il cambiamento climatico sta accelerando e che siamo in ritardo nelle nostre azioni per arginarlo. Sono consapevole della difficoltà che affrontate, indossando due cappelli in queste sessioni. A volte c’è tensione tra l’interesse nazionale e il bene comune globale. Esorto i delegati a essere coraggiosi, a vedere che dando la priorità al bene comune servite anche i vostri interessi nazionali e ad agire di conseguenza. Mentre riflettete, tenete a mente questa premessa di base: nessuna vita è sacrificabile».

Stiell ha ricordato che «Abbiamo una chiara ambizione: perseguire la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius e dare un futuro sostenibile e resiliente per tutti. Dobbiamo compiere progressi in tutti i settori. Questo imposterà la cornice per la COP28. Il Global Stocktake è la nostra opportunità per rivedere dove siamo e avere una visione di dove dobbiamo arrivare, per rispettare i nostri impegni di Parigi. Un’articolazione del gap e come colmarlo. L’ambizione non è nulla senza l’azione. Sono essenziali mezzi di attuazione sufficienti per poter mantenere i nostri impegni. Usciamo da queste discussioni con segnali chiari dal Technical Expert Dialogue e dal Workshop 9.5. Sul tema Loss and Damage, l’accordo di Sharm El Sheik è stato il primo passo. Il secondo meeting del Transitional Committee ci ha portato  avanti, ma c’è ancora molta strada da fare. I progressi in questa sessione sul Glasgow Dialogue e ulteriori decisioni riguardanti l’operatività del Santiago Network ci avvicineranno ai nostri obiettivi.

Il Mitigation Work Programme e il Global Dialogue e sono stati presentati durante il fine settimana. Ogni discussione sulla mitigazione sblocca ulteriori innovazioni che dobbiamo utilizzare per rivedere e rafforzare i nostri NDC (Nationally Determined Contribution) e le nostre strategie a lungo termine. Un forte accordo su una transizione giusta può essere uno strumento potente per consentire un’ambiziosa azione per il clima. Può creare fiducia per guidare lo sviluppo trasformativo. Quindi, miriamo a una bozza di testo quasi definitiva da portare alla COP».

Secondo il capo dell’Unfccc «L’obiettivo globale sull’adattamento identificherà dove il mondo deve arrivare per essere resiliente. Il risultato di questo percorso negoziale è incentrato sulla produzione di un quadro che includerà componenti strutturati, che esemplificano la zona di atterraggio per la resilienza globale. Ci consentirà inoltre di valutare i progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo di adattamento, in qualsiasi momento».

Stiell ha concluso: «Ricordatevi che la migliore scienza disponibile non fa da arbitro su chi deve fare cosa o chi è responsabile di cosa. La scienza ci dice a che punto siamo e mette in luce la portata della risposta richiesta. Credo che siamo a un punto critico. Sappiamo che un rapido cambiamento spesso segue un lungo periodo di gestazione. Dio sa che il periodo di gestazione dell’azione climatica è stato abbastanza lungo. Dobbiamo anticipare quel punto di non ritorno. Questa è un’opportunità per le Parti di dimostrare il proprio impegno congiunto per attuare pienamente tutti gli aspetti dell’Accordo di Parigi e mostrare al mondo che l’era dell’attuazione è ben avviata. Quindi, dedicate del tempo a costruire relazioni più forti tra gruppi e regioni che creeranno fiducia e faciliteranno progressi sostanziali verso la COP28».

L’United Nations  climate change recognition and accountability framework
è una risposta all’invito fatto dalle parti alla COP27 affinché il segretariato Unfccc garantisca una maggiore responsabilità delle iniziative volontarie. La prima bozza del piano di attuazione nell’ambito del framework risponde all’appello urgente del Segretario generale dell’Onu António Guterres alla COP27 Unfccc per migliorare la credibilità degli impegni net-zero. Il primo piano di attuazione stabilirà un nuovo processo per monitorare e analizzare gli impegni volontari net zero da parte di attori non statali. Il processo informerà i risultati  del global stocktake nel 2023 e l’aggiornamento degli NDC  dei Paesi nel 2025. Nel fornire questa analisi, l’Unfccc cercherà anche di rendere trasparente l’impatto sistemico di chi non hanno ancora assunto impegni net zero credibili. Per rafforzare ulteriormente la credibilità di questi impegni, il Segretario generale dell’Onu ha istituito un gruppo di esperti di alto livello che ha pubblicato il rapporto “Integrity Matters” che è una guida pratica per impegni net zero credibili e responsabili e descrive in dettaglio quel che gli attori non statali devono tenere in considerazione in ogni fase del loro progresso verso il raggiungimento delle ambizioni net zero. La prima bozza del piano di attuazione del cambiamento climatico delle Nazioni Unite si concentra sulla realizzazione delle raccomandazioni del rapporto Integrity Matters. La finalizzazione di questo piano di attuazione sarà informata da un processo inclusivo di coinvolgimento degli stakeholder: l’Integrity Matters Implementation Dialogue  che consentirà di discutere sui sistemi e sui processi necessari per il riconoscimento e la responsabilità di impegni net zero, piani e rapporti sui progressi.

Dopo l’adozione dell’Accordo di Parigi nel 2015, il mondo ha assistito a un numero crescente di impegni net zero da parte di attori non statali, anche attraverso iniziative come Race to Zero, la campagna lanciata nel 2020 dagli High-Level Champions Race to Zero che si sono impegnati a dimezzare le emissioni entro il 2030 e raggiungere il net zero entro il 2050.
«L’implementazione completa di questo quadro nei prossimi anni, compresi ulteriori piani di attuazione per altri impegni e iniziative volontari, è un compito essenziale ma arduo, ma che ci assumiamo volentieri», ha ffermato Stiell.
I risultati iniziali del processo guidato dal segretariato dell’Unfccc saranno annunciati prima o durante la COP 28 che si terrà dal 30 novembre al 18 dicembre a Dubai,negli Emirati Arabi Uniti, e saranno successivamente aggiornati su base annuale per fornire garanzie pubbliche sui progressi compiuti, riconoscere una leadership credibile nell’azione climatica e informare le azioni delle parti per affrontare gli ostacoli sistemici posti alla necessaria transizione.