Dibattito pubblico e del Pnrr: politiche ed opere pubbliche condivise
Le proposte di Osservatorio civico PNRR, Forum Disuguaglianze e Diversità e campagna #datibenecomune.
[6 Giugno 2023]
Con un evento ospitato al Senato, le organizzazioni civiche dell’Osservatorio civico PNRR, del Forum Disuguaglianze e Diversità (FDD) e della campagna #datibenecomune hanno avviato un confronto con le sull’importanza di «Favorire luoghi, modalità e strumenti di partecipazione della società civile al governo della cosa pubblica, così da rendere l’azione pubblica più rispondente ai bisogni dei cittadini e delle comunità» e hanno presentato due esperienze attivate dai comuni di Roma e di Padova, casi concreti di partecipazione attivata dalle istituzioni e di proposte condivise sul tema del Dibattito Pubblico e del PNRR.
Roma ha avviato un Tavolo di co-programmazione con gli Enti di Terzo settore per mettere a punto Piani urbani integrati per le aree periferiche di Santa Maria della Pietà, di Tor Bella Monaca e di Corviale, con l’obiettivo di avviare azioni congiunte di rigenerazione dei tessuti urbani e politiche socioculturali e di sviluppo della comunità locale, attraverso il benessere, lo sport, la cultura, e la promozione di forme di cooperazione comunitaria e di imprese solidali.
A Padova invece tra febbraio e marzo 2022 si è svolto, su esplicita sollecitazione delle comunità interessate, il Dibattito Pubblico sulla nuova linea Tramviaria SIR2 – Rubano Vigonza. La realizzazione dell’opera, infatti, fin dalla sua presentazione ha suscitato forti discussioni e uno scontro polarizzante all’interno della città, a cui il Dibattito Pubblico ha provato a dare risposta dando modo ai cittadini e alle cittadine di esprimere le loro perplessità e proposte di merito sul progetto.
Ecco le proposte condivise presentate da Osservatorio civico PNRR, FDD e #datibenecomune:
Sul Dibattito pubblico. Il dibattito pubblico dovrebbe seguire i principi di indipendenza e neutralità, trasparenza, partecipazione e inclusione, e argomentazione. I Dibattiti Pubblici devono essere svolti in modo da garantire la neutralità e l’indipendenza della procedura attraverso, ad esempio, il ripristino della Commissione Nazionale per il Dibattito Pubblico e della terzietà del responsabile del dibattito pubblico; gestiti in modo trasparente in modo da garantire il massimo accesso alle informazioni sull’opera; tutti i cittadini e le cittadine, sia singoli che in forma associata, devono poter richiedere l’attivazione in maniera semplificata di questa procedura, ampliando le tipologie di opere per le quali il Dibattito pubblico è obbligatorio; inoltre la procedura deve prevedere momenti di confronto dialogico tra le parti che permetta ai partecipanti di esprimere un punto di vista argomentato sui propri interessi, esigenze e preoccupazioni in merito all’opera oggetto di discussione.
Sul PNRR. Le organizzazioni promotrici dell’iniziativa chiedono un PNRR più partecipato, garantendo che in accordo con la Raccomandazione del Consiglio Ue rivolta all’Italia all’atto della decisione di approvazione del Piano tutti gli interessati possano essere coinvolti in tutte sue le fasi anche per assicurarne la necessaria responsabilizzazione. Chiedono che venga rispettata la scadenza – 21 giugno 2023 – di approvazione del DPCM sulla definizione dei soggetti che potranno partecipare alle sedute della Cabina di Regia e che, tra essi, siano ricompresi i membri del precedente Tavolo di Partenariato economico, sociale e territoriale. Le riunioni devono essere pubbliche, le sue conclusioni accessibili a tutti i membri e devono essere convocate in modalità plenaria almeno due volte l’anno. Un PNRR più trasparente, attraverso la pubblicazione su Italia Domani, con cadenza almeno semestrale e in formato open, di tutti i dati sui progetti del Piano, sui loro avanzamenti, comprensivi degli indicatori e delle priorità trasversali del PNRR (genere, giovani, territorio).
Oltre il PNRR: per assicurare il miglioramento delle politiche pubbliche – non solo del PNRR – occorre utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, incluse attività di formazione della pubblica amministrazione sulla gestione dei processi partecipativi, sulla co-programmazione e co-progettazione.