Dalla prossima settimana iniziano le votazioni decisive in Europa
Gli ambientalisti chiedono al ministro Pichetto di sostenere la legge sul ripristino della natura
«Non solo la legge non penalizzerà le economie europee ma, al contrario, la sua approvazione porterà benefici plurimi»
[9 Giugno 2023]
Per la Nature restoration law, ovvero il nascituro Regolamento per il ripristino degli habitat europei, si preannunciano due appuntamenti decisivi a partire dalla prossima settimana.
Il 15 giugno la proposta della Commissione europea sarà votata dalla commissione Ambiente dell’Europarlamento, mentre il 20 giugno sarà la volta dei ministri dell’Ambiente dei vari Stati membri riuniti nel Consiglio europeo.
Per questo ben 28 associazioni ambientaliste italiane – comprese le maggiori, come Legambiente, Greenpeace, Wwf, Lipu – sono tornate a rivolgersi al ministro dell’Ambiente Pichetto, chiedendo di «sostenere con convinzione un provvedimento di importanza straordinaria, che porterà enormi benefici alla natura, al clima, all’economia e alla salute umana».
Basti osservare che vengono proposte misure di ripristino di almeno il 20% del territorio sia terrestre che marino dell’Unione europea, inoltre il ripristino dei fiumi per il 15% della loro lunghezza (178.000 chilometri in tutta l’Unione) entro il 2030 e la realizzazione, sempre entro il 2030, di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10% della superficie agricola utilizzata.
«Le critiche e le obiezioni alla legge sollevate da alcuni portatori di interesse, basate essenzialmente sul paventato rischio di contraccolpi economici che il provvedimento produrrebbe, sono del tutto immotivate – dichiarano le associazioni ambientaliste – Non solo la legge non penalizzerà le economie europee ma, al contrario, la sua approvazione porterà benefici plurimi per il capitale naturale, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dei rischi idrogeologici a carico degli ecosistemi e delle comunità umane, la tutela della salute, e la stessa economia a partire dall’agricoltura e dalla pesca».
L’approvazione della Nature restoration law avvierebbe infatti una grande opera di restauro ambientale, che da una parte creerebbe opportunità di nuove economie, dall’altra garantirebbe la sostenibilità a lungo termine delle risorse naturali da cui tutti dipendiamo.
«Dunque le chiediamo, signor ministro – conclude la lettera degli ambientalisti – di appoggiare con convinzione la Nature restoration law nella seduta del Consiglio europeo del 20 giugno prossimo, sostenendo la legge presso i decisori politici e istituzionali coinvolti e facendo tutto quanto in Suo potere affinché un’occasione di tale portata, per la natura e la migliore transizione ecologica delle nostre società, possa essere pienamente raccolta».