Nature Restoration Law in pericolo, 28 associazioni al ministro dell’Ambiente: «Sostenga la legge con convinzione»
Wwf: dopo quello che sta succedendo in Emilia-Romagna non impegnarsi nel contrastare la perdita di biodiversità è inaccettabile
[12 Giugno 2023]
Nei giorni scorsi la Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) e la Commissione per la pesca (PECH) del Parlamento europeo hanno votato contro la proposta della Nature Restoration Law presentata della Commissione europea. Il Wwf ha denunciato che «Con questi voti, i membri delle due Commissioni hanno scelto di danneggiare il nostro futuro, ma soprattutto di tradire proprio gli agricoltori e i pescatori che stanno affrontando gli impatti senza precedenti del collasso dei nostri ecosistemi e dei cambiamenti climatici». Ma il percorso della Nature Restoration Law non è ancora interrotto perché il 15 giugno la proposta della Commissione europea sarà votata dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo, il 20 giugno dai ministri dell’Ambiente.
Per questo, ActionAid Italia, AIDA Associazione Italiana di Agroecologia, AITR Associazione Italiana Turismo Responsabile, Animal Law Italia ETS, Apincittà, CIRF Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, Cittadini per l’Aria, CIWF Italia – ClientEarth, Enpa, Equo Garantito, Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale, Federazione Nazionale Pro Natura, Greenpeace, ISDE Associazione Medici per l’Ambiente, Italia Nostra, LAC, LAV, Legambiente, Leidaa, Lipu, Mountain Wilderness, OIPA, Rete semi rurali, Slowfood, The Good Lobby, Touring CIub Italiano, Wwf Italia, Wwoof italia, han no scritto una lettera al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin nella quake lo invitano a dare «Un appoggio convinto all’approvazione della Nature Restoration Law, il Regolamento per il ripristino degli habitat europei in votazione nelle prossime settimane al Parlamento europeo, che contribuirà ad arrestare la drammatica perdita di natura in Europa e allo stesso tempo porterà enormi benefici in molti importanti campi».
Lo 28 associazioni ricordano che «Sono giorni cruciali per l’iter di approvazione della legge per il ripristino degli habitat naturali, uno degli elementi di maggior rilievo del Green Deal e della Strategia europea per la Biodiversità al 2030. Il 15 giugno la proposta della Commissione europea sarà infatti votata dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo e il 20 giugno sarà la volta del Consiglio dei ministri dell’Ambiente. Le critiche e le obiezioni alla legge sollevate da alcuni portatori di interesse, basate essenzialmente sul paventato rischio di contraccolpi economici che il provvedimento produrrebbe, sono del tutto immotivate. Non solo la legge non penalizzerà le economie europee ma, al contrario, la sua approvazione porterà benefici plurimi per il capitale naturale, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dei rischi idrogeologici a carico degli ecosistemi e delle comunità umane, la tutela della salute, e la stessa economia a partire dall’agricoltura e dalla pesca».
Le associazioni ricordano al ministro che «L’approvazione della Nature Restoration Law avvierebbe una grande opera di restauro ambientale, che da una parte creerebbe opportunità di nuove economie, dall’altro garantirebbe la sostenibilità a lungo termine delle risorse naturali da cui tutti dipendiamo. Dunque le chiediamo, signor Ministro, di appoggiare con convinzione la Nature Restoration Law nella seduta del Consiglio europeo del 20 giugno prossimo, sostenendo la legge presso i decisori politici e istituzionali coinvolti e facendo tutto quanto in Suo potere affinché un’occasione di tale portata, per la natura e la migliore transizione ecologica delle nostre società, possa essere pienamente raccolta».
Il Wwf evidenzia che «Per mesi le lobby anti-natura hanno guidato una campagna di disinformazione che ha dato i suoi frutti: invece di offrire soluzioni agli effetti devastanti di alluvioni, siccità e declino della salute del mare, le Commissioni AGRI e PECH hanno deciso di adottare un approccio che volta le spalle ai veri problemi di questi due settori. L’agricoltura e la pesca non sono separate dalla natura, ma vivono solo grazie ad ambiente sano e resiliente. I voti delle due Commissioni non hanno afferrato questo concetto, o, peggio, lo hanno completamente ignorato. In un momento come quello che stiamo vivendo in Emilia-Romagna non impegnarsi nel contrastare la perdita di biodiversità è inaccettabile. La comunità scientifica si è già più volte espressa in termini chiari sulla necessità di adottare pratiche di ripristino per la natura per accrescere la resilienza contro questi eventi estremi e per sostenere la sicurezza alimentare nel lungo periodo. Il nostro territorio è fragile, completamente impreparato, dopo anni di cemento e asfalto, a mitigare gli impatti catastrofici della crisi climatica. E se da una parte dobbiamo assolutamente accelerare gli interventi per contrastare il cambiamento climatico, dall’altra dobbiamo subito ricostruire la nostra sicurezza, ripristinando ecosistemi scomparsi e degradati. Da anni l’Unione Europea ci chiede di intervenire sul dissesto idrogeologico, che riguarda più del 90% dei nostri comuni, intervenendo sulla rinaturalizzazione e sul ripristino dei processi ecologici a partire da quello di fiumi e bacini idrografici, come peraltro chiede la Strategia Europea per la Biodiversità per il 2030».
Il Panda lancia un accoreato appello alle forze politiche: «Gli Stati europei hanno l’occasione di fare qualcosa di concreto per ridurre la crisi ambientale, sostenendo la Legge Europea sul Ripristino della Natura. I Parlamentari italiani devono sostenere questa legge se vogliono garantire un futuro all’agricoltura e alla pesca in Italia, ma anche se vogliono garantire uno sviluppo economico sostenibile e benessere sociale alle prossime generazioni. Questa Legge è un passo cruciale per ridare sicurezza alle nostre vite. Fiumi cementificati, dune scomparse, foreste e zone umide distrutte non solo amplificano la crisi climatica, ma sono una vera e propria bomba ad orologeria contro le nostre vite: alluvioni, smottamenti, erosione, desertificazione sono la conseguenza della distruzione degli ecosistemi oggi amplificata dalla crisi climatica».
Per questo il Wwf Italia ha scritto a tutti i capi-delegazione dei partiti italiani al Parlamento Europeo per chiedere «Un impegno convinto per l’approvazione della Legge: il prossimo appuntamento per gli Europarlamentari sarà il 15 giugno, data in cui i componenti della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) avranno la possibilità di invertire il trend negativo e spingere questa Legge verso l’approvazione al fine di integrare la natura nelle politiche di sviluppo e gestione del territorio, garantendo così la nostra sicurezza negli anni a venire».
Invece, la Lipu ha chiesto ai membri italiani della Commissione di «Votare a favore della legge e in ogni caso di dare comunicazione esplicita della propria scelta», senza ricevere finora nessuna risposta.