Tartarughe marine in Catalogna: le differenze con l’Italia nella gestione dei nidi

Il primo nido di Caretta caretta della stagione sulla costa catalana, nel Delta dell'Ebro

[16 Giugno 2023]

Mentre in Italia, dalla Sicilia. Alla Calabria e all’Isola d’Elba si susseguono le segnalazioni di nidificazioni si tartarughe marine, il Parc Natural del Delta de l’Ebre è stato il primo punto in Catalogna dove quest’anno si è riprodotta una Caretta caretta. E’ uno dei primi nidi nel Mediterraneo occidentale, dopo che nel 2022 nessun nido di questa specie era stato trovato lungo la costa catalana.

Il nido trovato nel delta dell’Ebro aveva 94 uova ma, seguendo un protocollo d’azione molto diverso da quello attuato solitamente in Italia, 16 uova sono state trasferite nelle strutture del Centre de Recuperació d’Animals Marins (CRAM) e 78 sono state lasciate nel nido. Modalità molto diverse da quelle attuate in Italia dove, solitamente il nido non viene aperto per contare tutte le uova e dove non vengono “salvate” una parte delle uova, a meno che la eccessiva vicinanza alla battigia non costringa a traslocare il nido. Inoltre, mentre in Italia solitamente c’è un forte coinvolgimento deli volontari delle associazioni ambientaliste, in Catalogna la gestione e sorveglianza dei nidi sembra essere quasi completamente delegata alle istituzioni regionali e scientifiche e alle forze dell’ordine.

Infatti, in un comunicato, la Generalitat de Catalunya spiega che «Gli acquazzoni degli ultimi giorni e la breve distanza dal nido alla costa hanno consigliato questa azione. All’’operazione hanno partecipato i tecnici del del Parc Natural, così come membri del Cos d’Agents Rurals, il Centre Tecnològic BETA dell’Universitat de Vic-Universitat Central de Catalunya e il CRAM. La stagione riproduttiva della tartaruga caretta caretta inizia all’inizio di giugno e dura fino alla fine di ottobre».

La Generalitat autonoma della Catalogna evidenzia che «Le madri di solito nidificano tra metà giugno e fine luglio, e i piccoli iniziano ad emergere da inizio agosto a metà a fine ottobre. La nidificazione delle tartarughe Caretta nel Mediterraneo occidentale è iniziata circa 10-15 anni fa, indicando un cambiamento nel comportamento probabilmente motivato dai cambiamenti climatici. Storicamente c’era stata la presenza di giovani e subadulti che vi si nutrivano, ma fino ad allora nessuna femmina era venuta a riprodursi».

E’ esattamente quello che è avvenuto negli ultimi anni nel Tirreno settentrionale (ma anche in Adriatico) dove – nonostante qualche racconto e aneddoto non verificabile – le tartarughe marine venivano avvistate (e anche pescate e mangiate) ma non c’erano state evidenze di nidificazione prima degli anni 2000.

Per garantire la vitalità dell’allevamento delle Caretta caretta, in Catalogna il Departament d’Acció Climàtica, Alimentació i Agenda Rural coordina le operazioni di protezione dei nidi alle quali partecipano il Centre BETA della UVic-UCC, il CRAM, il Cos d’Agent Rurals, la Xarxa de Conservació de la Natura, la Facultat de Biologia dell’Universitat de Barcelona, Forestal Catalana e lo Zoo de Barcelona.  Alla Generalitat de Catalunya  sottolineano che «Quest’anno sono stati apportati miglioramenti al protocollo seguito durante la localizzazione di un nido al fine di renderlo più efficace e migliorare il processo decisionale (ad esempio, se è necessario spostare il nido o tenere alcune uova per incubarle in cattività). Sono stati introdotti miglioramenti anche per, tra gli altri,  aspetti relativi al prelievo di campioni scientifici e veterinari o alla marcatura di campioni,. Allo stesso modo, in aree come il Delta dell’Ebro, dove la localizzazione di queste tartarughe marine è sempre più frequente, la loro presenza deve essere presa in considerazione nella progettazione e nell’esecuzione di azioni per la protezione delle coste».

Nel 2022 non sono stati trovati nidi di tartaruga marina sulla costa catalana, mentre nel 2021 ne erano stati trovati cinque e la Generalitat ha iniziato a dare nuovamente ai catalani e ai turisti: «Nel caso in cui qualcuno trovi segni di nidificazione (che sia una femmina nella sabbia, tracce o piccoli), è importante avvisare immediatamente il numero telefonico di emergenza 112 e non disturbare, toccare o fotografare gli animali con il flash o calpestare le loro tracce. Va ricordato che la tartaruga Caretta caretta è una specie protetta, dichiarata specie in via di estinzione dal governo della Generalitat de Catalunya nel 2022, nella categoria dei vulnerabili».

Raccomandazioni che valgono anche per l’Italia e soprattutto per i “geni” che per scattare una foto col flash i o illuminare una tartaruga marina che sta risalendo la spiaggia fanno fallire una nidificazione preziosissima.