Gas e petrolio: accordo tra Cina e Tanzania

Pechino entra nell’esplorazione di idrocarburi in acque profonde al largo della Tanzania

[23 Giugno 2023]

Il ministro dell’energia della Tanzania January Makamba, ha annunciato che la compagnia petrolifera statale Shirika la Maendeleo ya Petroli Tanzania (Tanzania Petroleum Development Corp – TPDC) e la China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) stanno progettando di esplorare le risorse di petrolio e gas al largo della costa della Tanzania, in blocchi in acque profonde.

Durante una visita in Cina Makamba ha rivelato che le due compagnie petrolifere «Hanno in can tiere un accordo per condurre studi sismici in vista di un round di licenze offshore che si terrà il prossimo anno. Riteniamo che la Tanzania abbia più gas, e possibilmente petrolio, da scoprire perché finora è stato esplorato solo il 30% dell’area con potenziale di risorse di petrolio e gas».

I blocchi di proprietà di TPDC si trovano vicino a grandi giacimenti di gas scoperti da un consorzio di multinazionali energetiche come Shell, Equinor ed ExxonMobil. Recentemente, la Tanzania si è accordata con le multinazionali petrolifere e del gas occidentali per costruire un terminal per il gas naturale liquefatto (GNL) da 42 miliardi di dollari.

il country manager di Equinor per la Tanzania, Unni Fjaer, d ha detto alla Reuters che quell’accordo «Apre la strada per la serie di pietre miliari che devono seguire per realizzare questa fantastica opportunità di GNL per il Paese e il mondo».

La Tanzania, insieme ad altri Paesi africani, sta cercando di trarre vantaggio dall’aumento della domanda di GNL nell’Unione europea che ha aumentato le importazioni del combustibile super-refrigerato per sostituire le forniture di gas russo. Secondo Makamba, «La Tanzania ha riserve recuperabili di gas naturale di oltre 57 trilioni di piedi cubi».