Swam Akkar: un processo partecipativo inclusivo per trovare soluzioni alla questione dei rifiuti in Libano

Grazie alla cooperazione internazionale è stato realizzato un Piano regolatore per la riduzione e la gestione dei rifiuti, per contrastare le discariche abusive

Considerato il tangibile impatto ambientale e la mancanza di programmi, risorse e servizi in tutto il territorio amministrativo dell’Unione delle Municipalità di Jurdel Kaytee in Libano, grazie al progetto Swam, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e gestito dal Comune di Fano, con l’azienda Aset e le ong italiane Cospe e Coopi, è stato realizzato un Piano regolatore per la riduzione e la gestione dei rifiuti, attraverso un processo partecipato che ha coinvolto la popolazione e le autorità locali.

Dopo la lunga fase di redazione, durante il processo finale di validazione del Piano regolatore, al quale hanno preso parte la cittadinanza, la società civile e gli stakeholder istituzionali, sono stati creati tre gruppi di lavoro tematici, ognuno dei quali guidato da esperti e tecnici del settore.

La finalità di questi working group è quella di identificare gli obiettivi da conseguire per migliorare la gestione dei rifiuti solidi nell’Unione di Jurdel Kaytee e trovare delle soluzioni ai problemi ambientali. I gruppi di lavoro sono stati divisi sulla base di tre tematiche principali e coordinati dai partner del progetto Swam.

Il primo gruppo è direttamente incentrato sullo smaltimento dei rifiuti e intende trovare soluzioni per contrastare la pratica di incendiare e scaricare illegalmente nell’ambiente la spazzatura, migliorando l’efficienza della raccolta e del trasporto dei rifiuti.

Durante gli incontri, iniziati nell’ottobre del 2022, sono state trattate e proposte diverse tematiche, tra le quali: la chiusura delle numerose discariche illegali nocive alla salute pubblica e l’identificazione di altre discariche formali adatte a contenere i rifiuti; l’inclusione degli esercizi commerciali con un ruolo attivo sulla raccolta differenziata; l’eventualità di trasferire le responsabilità della gestione dei rifiuti alle singole Municipalità dell’Unione. Raccoglitori informali, membri di cooperative, rappresentanti di istituzioni, scuole e commercianti provenienti da diversi Comuni e villaggi dell’Unione delle Municipalità, prendono parte agli incontri.

Il secondo gruppo di lavoro si propone invece di sviluppare un piano di comunicazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, determinando le attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi, i canali di comunicazione e i gruppi target, definendo i messaggi da indirizzare e i contenuti della campagna di sensibilizzazione.

Verrà sviluppata inoltre un’applicazione che permetterà di monitorare la gestione dei rifiuti a livello di municipalità, consentendo di contattare gli incaricati per la raccolta dei rifiuti speciali attraverso l’integrazione di un meccanismo di coinvolgimento rivolto alla popolazione.

Infine, il terzo gruppo di lavoro ha come intento quello di identificare il sistema di raccolta più efficiente e si propone di sviluppare un meccanismo di recupero dei costi e tassazione dei rifiuti.

Il processo adottato con questi gruppi di lavoro ha anche lo scopo di rendere ancora più pratici e vicini ai bisogni della popolazione i contenuti e linee di intervento del Piano regolatore dei rifiuti, riducendo il peso delle pressioni comunque esercitate da alcuni gruppi di interesse, e facilitando così la coesione e la vicinanza tra cittadini e istituzioni, proprio partendo dai modelli già sperimentati con successo nel Comune di Fano e nel suo comprensorio.