Commissione Ue: costruire un futuro resiliente ai cambiamenti climatici

I nuovi orientamenti per aiutare i paesi Ue ad aggiornare le loro strategie di adattamento

[27 Luglio 2023]

La Commissione europea ha adottato  una nuova serie di orientamenti «Per assistere gli Stati membri nell’aggiornamento e nell’attuazione di strategie, piani e politiche nazionali di adattamento complete, in linea con legge europea sul clima e con la strategia dell’Ue di adattamento ai cambiamenti climatici».

La Commissione Ue ricorda che «Dalle ondate di calore estremo alle siccità devastanti, dai rovinosi incendi boschivi all’innalzamento del livello dei mari, con la conseguente erosione delle coste, gli inevitabili impatti dei cambiamenti climatici incontrollati sono ben noti e stanno ormai iniziando a manifestarsi concretamente». Le ultime conclusioni del rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) sottolineano l’urgenza di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici: «C’è una finestra di opportunità che si sta rapidamente chiudendo per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti» e «Un’attuazione accelerata delle azioni di adattamento in questo decennio ridurrebbe le perdite e i danni previsti per gli esseri umani e gli ecosistemi e fornirebbe molti benefici collaterali».
Per la Commissione Ue i nuovi orientamenti pubblicati «Intendono aiutare gli Stati membri a migliorare i preparativi per questa realtà emergente, caratterizzata da un rapido aumento della frequenza con cui si manifestano tali fenomeni».

La Commissione europea vuole rendere l’adattamento climatico una priorità politica assoluta: «Le linee guida rappresentano un potente strumento per le amministrazioni nazionali per fare dell’adattamento climatico una priorità politica assoluta. La Commissione cerca di sostenere gli Stati membri nell’adottare un approccio globale all’elaborazione delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici mediante il coordinamento e l’integrazione multilivello, sia orizzontalmente, tra i diversi dipartimenti, sia verticalmente, a tutti i livelli delle autorità subnazionali (comprese le regioni e gli enti locali amministrazioni). Le linee guida includono anche un elenco completo delle caratteristiche chiave della politica di adattamento, che dovrebbero essere applicate al quadro generale della politica di adattamento nazionale».

Le cose da fare prioritariamente includono: «Una richiesta di quadri giuridici invece di politiche soft; Strategie e piani di adattamento aggiornati regolarmente; Valutazioni del rischio climatico , basate sui risultati di stress test periodici di infrastrutture e sistemi; Coinvolgimento di tutte gli stakeholders rilevanti, compresi quelli particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici e coloro che potrebbero essere importanti agenti di cambiamento nella pianificazione e attuazione delle azioni di adattamento; Coinvolgimento di tutti i settori interessati e di tutti i livelli della pubblica amministrazione, dotati di personale e risorse finanziarie sufficienti; Monitoraggio e valutazione continui di tutte le azioni di adattamento; Migliorare le strategie e i piani degli Stati membri.

Sembra di essere di fronte a una strategia alternativa rispetto a quella che sta attuando il governo Meloni che considera la lotta al cambiamento climatico ancora meno strategica dei governi precedenti.

La Commissione Ue spiega che «Per migliorare le strategie ei piani di adattamento degli Stati membri, le linee guida propongono nuovi argomenti e aree politiche che devono essere presi in considerazione nell’elaborazione delle politiche per garantire risultati migliori. Ad esempio, le soluzioni basate sulla natura, rispetto ad altre misure, rappresentano spesso opzioni di adattamento efficienti ed economicamente vantaggiose che apportano significativi benefici collaterali sociali, ambientali ed economici. La sola resilienza include la riduzione dell’onere ineguale dei rischi climatici e la garanzia di equità nella distribuzione dei benefici dell’adattamento. Come dimostrano le Linee guida, queste considerazioni dovrebbero attraversare l’intero processo decisionale. Le linee guida forniscono anche vari esempi di disadattamento (cioè, conseguenze negative non intenzionali degli sforzi di adattamento) per fornire un’ulteriore opportunità di apprendimento dalle lezioni tratte dalle diverse opzioni di adattamento».

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per l’Europeam Green Deal ha concluso: «Gli eventi meteorologici che molti europei stanno fronteggiando in questi giorni diventeranno ancor più estremi e frequenti se i cambiamenti climatici resteranno fuori dal nostro controllo. Questi fenomeni ci ricordano dolorosamente la necessità di intensificare sia l’azione di mitigazione che quella di adattamento. Sulla base della strategia di adattamento dell’Ue, gli orientamenti che abbiamo pubblicato oggi aiuteranno tutti i paesi, le regioni e le amministrazioni locali dell’UE a pianificare misure di adattamento efficaci per proteggere i nostri cittadini, le nostre imprese, le nostre città e la natura dall’impatto dei cambiamenti climatici».