Il Canale di Panama perderà 200 milioni di dollari a causa della siccità

Per mantenere il livello a 44 piedi sarà costretto a far passare 30 - 32 navi al giorno, invece di 36 - 38

[4 Agosto 2023]

Secondo Ricaurte Vásquez, l’amministratore dell’Autoridad del Canal de Panamá (ACP), « Nel 2024, il Canale di Panama prevede una diminuzione delle sue entrate di circa 200 milioni di dollari (182,69 milioni di euro) a causa della riduzione dei transiti giornalieri che è costretto ad attuare a causa della siccità. Questa riduzione delle entrate per il prossimo anno fiscale, che inizierà il 1 ottobre e terminerà il 30 settembre 2024, è una conseguenza della mancanza di acqua».

Durante un incontro con i media e gli studenti panamensi, Vásquez ha spiegato che «Stiamo pianificando di far transitare tra le 30 e le 32 navi al giorno, invece delle 36 – 38 navi che transitiamo regolarmente, quando disponiamo della capacità idrica, il che si tradurrà in un calo di entrate tra i 150 ei 200 milioni di dollari».

Attraverso il Canale di Panama passa circa il 3% del commercio mondiale e collega 180 rotte marittime che raggiungono 1.920 porti in 170 Paesi. Dal 30 luglio, per non continuare a ridurre il pescaggio e mantenerlo a 44 piedi (13,5 metri), l’ACP ha limitato il traffico giornaliero attraverso il canale a 32 navi. La profondità massima del Canale di Panama è di 50 piedi (15,24 metri), ma a causa della siccità è stata gradualmente ridotta negli ultimi mesi fino agli attuali 44 piedi. La siccità e il cambiamento climatico stanno quindi mettendo in forte difficoltà questa autostrada del mare che per Panama rappresenta una fronte di entrate vitale.  L’ASCP a settembre 2022 aveva previsto entrate nel 2023 per 4.652,9 milioni di dollari, il 10,3% in più rispetto alla stima per l’anno fiscale  2022 e un nuovo contributo record di 2.544,6 milioni di dollari per le casse di Panama.

Vásquez  ha spiegato che per il prossimo anno fiscale l’ACP «Prevede entrate per quasi 4,9 miliardi di dollari sulla base della “condizione dell’acqua” prevista fino al 30 settembre del prossimo anno, che è un pescaggio di 44 piedi e un flusso giornaliero di traffico limitato a tra 30 e 32 navi. Se le cose miglioreranno, sarà meglio. Speriamo che non peggiorino rispetto a questa previsione. Siamo consapevoli che questo potrebbe non avverarsi e dovremmo essere più restrittivi, ma non dobbiamo essere fatalisti. Non è prudente né salutare fare una prognosi con una condizione di estrema criticità. Dal punto di vista del bilancio, riteniamo di raggiungere gli obiettivi di bilancio e dare i contributi che sono stabiliti, dal momento che la situazione critica che viviamo attualmente con la questione dell’acqua si sta riflettendo nella parte finale».

L’amministratore dell’Autoridad del Canal de Panamá ha concluso ricordando che «Il livello dei laghi artificiali che alimentano il Canale era al massimo quando è iniziata la stagione secca. Quello che è successo è che la durata della stagione secca si è prolungata molto.