Wmo: il clima estremo è la nuova norma (VIDEO)
Dopo un luglio record, l'estate degli estremi continua ad agosto. Nel Pacifico sud-occidentale la situazione peggiora ancora
[21 Agosto 2023]
Secondo Alvaro Silva, climatologo della World meteorological organization (Wmo), «questa è la nuova normalità e non è una sorpresa. La frequenza e l’intensità di molti eventi estremi, come le ondate di caldo e le forti precipitazioni, sono aumentate negli ultimi decenni. C’è un’elevata fiducia nel fatto che il cambiamento climatico indotto dall’uomo, dovuto alle emissioni di gas serra, sia il motore principale».
Durante un briefing di aggiornamento, la Wmo ha evidenziato che «allerte di caldo moderato e severo per la terza settimana di agosto sono state emesse da diversi servizi meteorologici e idrologici nazionali in Europa , tra cui Francia, Svizzera, Germania, Polonia, Croazia, Italia, Grecia, Ungheria, Austria, Lituania» e l’agenzia meteorologica dell’Onu sottolinea la necessità di «seguire gli avvertimenti autorevoli dei servizi meteorologici e idrologici nazionali per rimanere al sicuro».
Secondo Meteo-France, durante il fine settimana del 19-20 agosto, in alcune parti del sud della Francia le temperature massime hanno raggiunto i 40 °C in quella che sarebbe stata l’ondata di caldo più intensa dell’estate del 2023, è dovuta a una forte alta pressione e all’aria calda subtropicale proveniente dal Nord Africa.
Meteo-Suisse ha emesso allerta gialla di livello 3 per la maggior parte del Paese, con temperature massime diurne comprese tra 33 e 35° C e temperature notturne elevate.
Di nuovo caldo estremo anche in Portogallo e in Spagna, comprese le Isole Canarie, dove a Tenerife, a partire dal 17 agosto, un mega-incendio ha incenerito migliaia di ettari di foreste protette e costretto ad evacuare alcuni centri abitati e molti turisti. Il 16 e 17 in alcune stazioni meteorologiche AEMET di Tenerife sono state osservate «condizioni asciutte, temperature massime superiori a 30° C, temperature notturne superiori a 20° C, picchi di raffiche di vento superiori a 50 km/h».
La portavoce della Wmo, Clare Nullis ha detto che alle Canarie ci sono «molte evacuazioni e molta devastazione. Purtroppo, questa è una foto che ci è diventata fin troppo familiare quest’estate».
L’11 agosto, ad Agadir, il Marocco ha stabilito il suo nuovo record nazionale di temperatura di 50,4° C, superando per la prima volta i 50° C. Anche molte parti del Medio Oriente hanno registrato temperature superiori a 50° C.
Il 15 agosto la Turchia ha registrato il nuovo record nazionale di temperatura di 49,5° C, battendo il precedente record di 49,1° C stabilito nel luglio 2021.
Secondo la Japanese meteorological agency (Jma), il Giappone ha subito un’ondata di caldo prolungata, con molti record locali infranti, contemporaneamente, la Jma ha emesso allerta per piogge torrenziali e inondazioni legate ai tifoni.
In Canada continua la devastante e infinita stagione record degli incendi boschivi: il 17 agosto c’erano più di 600 incendi erano fuori controllo in Canada e ci sono più di 1.000 incendi attivi, di cui 265 nei Northwestern Territories, la cui capitale, Yellowknife, è stata evacuata.
Allerta per il caldo estremo e per la pessima qualità dell’aria nel Canada occidentale e record delle temperature in diverse località come a Lytton dove il 15 agosto sono stati toccati i 42,2° C, il precedente record di 40,6° C per il Canada occidentale era stato stabilito nel 1967.
L’United States national weather service ha detto che il caldo intenso che è iniziato il 18 agosto nelle pianure centrali continuerà ad espandersi per includere gran parte degli Usa centrali e sud-orientali, con una temperatura massima prevista superiore 38° C in molte aree e con numerosi record di temperatura giornalieri battuti.
Secondo l’US national hurricane center, lo Specialized meteorological center della Wmo, «il 18 agosto l’uragano Hilary si è intensificato fino a diventare un grande uragano di categoria 4», i venti massimi sostenuti sono aumentati fino a quasi 220 km/h, con raffiche anche più elevate e «si prevede che la rapida intensificazione continui prima che il sistema cominci a indebolirsi».
La Wmo ha avvertito che «l’uragano Hilary si è intensificato molto rapidamente, alimentato dalle calde temperature della superficie oceanica».
Seguendo il percorso previsto, ieri l’occhio di Hilary si era avvicinato alla penisola della Baja California in Messico. Toccata terra, Hilary dovrebbe scaricare in media 152 mm di pioggia, con massime isolate fino a 254 mm, su parti della penisola della Baja California ma saranno possibili allagamenti anche in parti della California meridionale e del Nevada meridionale. Anche il sud-ovest solitamente arido degli Usa, comprese le grandi città come San Diego, dovrebbe ricevere tra stanotte e domani un’norme quantità di pioggia in breve tempo, con un alto rischio di inondazioni improvvise.
La Wmo ha avvertito che «l’uragano Hilary si è intensificato molto rapidamente, alimentato dalle calde temperature della superficie oceanica».
Secondo il rapporto “State of the climate in South-West Pacific 2022” della Wmo, «il Pacifico del sud-ovest è un’altra regione colpita duramente dagli impatti del riscaldamento climatico, con i disastri meteorologici che distruggono il tessuto della società».
L’innalzamento del livello del mare minaccia il futuro delle isole basse, mentre l’aumento del caldo e dell’acidificazione degli oceani sta devastando gli ecosistemi marini vulnerabili.
Presentando il nuovo rapporto, il segretario generale dela Wmo, Petteri Taalas, ha ricordato che «quest’anno, il modello climatico El Niño avrà un impatto importante sulla regione, portando temperature più elevate, condizioni meteorologiche dirompenti e più ondate di caldo marino e sbiancamento dei coralli».
Il rapporto Wmo dimostra che «i tassi di innalzamento del livello del mare nella regione sono superiori al tasso globale, raggiungendo circa quattro millimetri all’anno in diverse aree». Inoltre, rileva che «attraverso l’espansione termica dell’acqua di mare, il riscaldamento degli oceani contribuisce per il 40% all’innalzamento del livello del mare osservato».
L’agricoltura è uno dei settori più colpiti dai disastri legati al clima nel sud-ovest del Pacifico e per la Wmo «migliorare la resilienza della produzione alimentare è una priorità assoluta per la regione».
Taalas ha concluso: «L’implementazione di sistemi di allerta precoce è uno dei modi più efficaci per ridurre i danni causati dai disastri climatici, poiché consente alle persone di prendere decisioni informate sui rischi».