Oms e Corte di giustizia Ue affermano il contrario, si prospetta battaglia legale
Cannabis, il Governo Meloni ha inserito anche il Cbd tra i medicinali stupefacenti
Federcanapa: «Il decreto dichiara illecito ogni uso non farmacologico degli estratti di cannabis, danneggiando unicamente i produttori nazionali»
[25 Agosto 2023]
Il Governo tedesco ha approvato una legge che legalizza l’uso ricreativo della cannabis con effetti psicotropi – ovvero ad alto contenuto di Thc –, attesa adesso al via libera del Parlamento entro l’anno, mentre il Governo Meloni si muove in direzione diametralmente opposta.
Il ministero della Salute ha infatti emesso un decreto che riesuma un provvedimento sulla canapa emesso 3 anni fa e poi sospeso, classificando l’uso orale del Cbd ottenuto da estratti di cannabis nella tabella 2B dei medicinali stupefacenti.
Come denunciano da Federcanapa, questo significa dichiarare «illecito ogni uso non farmacologico degli estratti di cannabis, comprese le destinazioni ammesse dalla normativa italiana ed europea sulla canapa industriale, quali ad esempio l’uso del Cbd per la preparazione di nuovi alimenti, aromi o cosmetici».
Il cannabidiolo (Cbd) è un composto chimico naturalmente presente nella cannabis, senza proprietà inebrianti, impiegato contro una varietà di problemi di salute che spaziano dalle sindromi convulsive all’ansia, dal dolore cronico all’insonnia.
La comunità scientifica di settore non ha ancora raggiunto un consenso in merito all’efficacia terapeutica del Cbd a contrasto di tutte le patologie per le quali viene impiegato, ma sappiamo – come certifica l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) – che l’uso di Cbd non mostra potenziale d’abuso o di dipendenza, né ci sono problemi di salute pubblica associati.
La stessa Oms raccomanda che il Cbd non venga classificato come sostanza controllata, e la Corte di giustizia dell’Ue si è già espressa in materia affermando che il Cbd estratto dalla pianta intera «non costituisce uno stupefacente», come invece asserisce adesso il Governo Meloni.
«La decisione del ministero – commentano da Federcanapa – è tanto più illogica in quanto non potrà impedire la libera circolazione in Italia di alimenti e cosmetici al Cbd prodotti legalmente in altri Paesi europei ed è destinata a danneggiare unicamente i produttori nazionali. Federcanapa valuterà nei prossimi giorni le azioni più efficaci da intraprendere con gli operatori economici del settore per ottenere dal Governo garanzie sull’uso non solo farmacologico degli estratti di Cbd ma per tutti gli usi consentiti dalla legge sulla canapa industriale».