Investimenti letali: le principali banche globali stanno finanziando le centrali a carbone
Grazie alle lacune nei loro impegni climatici le banche Continuano a finanziare le compagnie fossili
[31 Agosto 2023]
Il nuovo rapporto “Lethal Investments: The Health Consequences of Cash Flows into Coal”, pubblicato dalla campagna Fossil-Free Finance di Sierra Club, la più grande e diffusa associazione ambientalista Usa, rivela che «Le principali banche globali stanno sostenendo le letali centrali a carbone negli Stati Uniti, finanziando le società madri che le possiedono. Questo finanziamento arriva nonostante il fatto che molte banche abbiano impegni climatici che impediscono loro di fornire prestiti a livello di progetto alle centrali a carbone».
L’analisi rivela un’enorme lacuna negli impegni climatici delle banche che continuano a erogare prestiti e sottoscrizioni per le compagnie che gestiscono centrali elettriche a carbone negli Stati Uniti.
Lethal Investments fa seguito alla pubblicazione del rapporto “Out of Control” di Sierra Club , che ha rivelato che «Ci sono circa 3.800 morti premature ogni anno a causa della fuliggine rilasciata dalle centrali a carbone statunitensi, senza piani di pensionamento definiti prima della fine del decennio». Gli ambientalisti statuinitensi denunciano che «Finanziando le società madri di queste utilities del carbone, le maggiori banche globali stanno incanalando miliardi di dollari nelle stesse imprese responsabili di mantenere operative queste letali centrali a carbone e di avvelenare le comunità vicine con l’inquinamento atmosferico tossico».
Il rapporto rivela che dal 2016, le principali banche globali hanno versato 166 miliardi di dollari in 10 delle società madri più pericolose quotate in borsa e di proprietà federale del carbone negli Stati Uniti: Tennessee Valley Authority (TVA), PPL Corporation, Berkshire Hathaway Energy, Ameren Corporation, Vistra Corporation, FirstEnergy Corporation, Duke Energy Corporation, NRG Energy Inc, American Electric Power e The Southern Company. Queste 10 società madri delle utility el carbone gestiscono centrali a carbone in 16 Stati Usa e non hanno piani precisi di chiusura entro il 2030. Ogni anno, le centrali a carbone di proprietà di queste 10 società causano altri1.719 morti premature dovute all’esposizione all’inquinamento atmosferico.
Da sole, 6 grandi banche – Barclays, JP Morgan Chase, Bank of America, Citi, Wells Fargo e Mitsubishi UFJ (MUFG) – rappresentano 83,8 miliardi di dollari di finanziamenti, il 50% di quelli forniti dal 2016 alle 10 società madri delle utility del carbon. La topo 10 delle banche killer del clima è completato da Mizuho, Goldman Sachs, RBC e Credit Suisse.
Sierra Club ricorda che «Barclays e le 5 banche statunitensi sono tutte firmatarie dell’impegno del settore bancario di raggiungere il net zero entro il 2050 riducendo le emissioni di gas serra derivanti dalle loro attività di finanziamento. Quando si tratta di fornire finanziamenti al settore del carbone, la maggior parte delle banche non fornisce direttamente fondi specifici per le centrali a carbone (finanziamento a livello di progetto). Tuttavia, le banche prestano liberamente alle società madri dei servizi di carbone (finanziamenti a livello aziendale), che consentono loro di gestire quegli impianti a carbone». Delle prime 6 banche del rapporto, solo Barclays ha una politica che vieta il finanziamento a livello aziendale ad alcune compagnie che gestiscono centrali a carbone, sia attraverso prestiti a scopo generale sia sottoscrivendo la vendita di obbligazioni o azioni. Ma anche la politica di Barclays prevede diverse eccezioni, che consentono comunque di finanziare le aziende che sviluppano energia dal carbone.
Il Sierra Club chiede alle banche di «Espandere i loro impegni sul clima per includere ulteriori restrizioni sui prestiti a livello aziendale e sui servizi di sottoscrizione alle società di servizi pubblici che prolungano l’uso del carbone nel settore energetico».
Adele Shraiman, senior campaign strategist di Fossil-Free Finance, di Sierra Club, conclude: «Nonostante i loro impegni di alto profilo sul clima, le principali banche come Barclays e Citi continuano a incanalare miliardi di dollari nelle centrali a carbone mortali. Con le loro deboli politiche di finanziamento e gli obiettivi net zero a metà, queste banche hanno messo miliardi di dollari sul tavolo affinché i principali inquinatori continuino a operare e persino a espandere le centrali a carbone che ogni anno uccidono migliaia di persone negli Stati Uniti. Gli esperti hanno ripetutamente avvertito che l’espansione dei combustibili fossili renderà impossibile il raggiungimento dei nostri obiettivi climatici globali, e l’energia dal carbone è la peggiore del gruppo. Continuando a investire denaro nel carbone, queste banche dicono ai loro azionisti, clienti e autorità di regolamentazione che non sono seriamente intenzionate a rispettare i propri impegni climatici».