Clima e sviluppo sostenibile: soluzioni sinergiche per un mondo in crisi

Affrontare insieme il cambiamento climatico e l’azione per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile

[14 Settembre 2023]

A maggio, l’United Nations Department of Economic and Social Affairs (UNDESA) e il segretariato dell’United Nations framework convention on climate change (Unfccc) hanno convocato congiuntamente l’Expert Group on Climate and SDG Synergy, composto da 14 famosi esperti provenienti da diversi contesti tematici e geografici ai quali è stato affidato il compito di redigere il primo rapporto globale sul clima e sulle sinergie degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

A 4 mesi di distanza, il team guidato da Luis Gomez-Echeverri, ricercatore emerito all’International Institute for Applied Systems Analysis, ed Heide Hackmann, direttrice di Future Africa all’università di Pretoria, presso l’Istituto internazionale per l’analisi dei sistemi applicati, e Heide Hackmann, direttrice di  ha presentato l’innovativo rapporto “Synergy Solutions for a World in Crisis: Tackling Climate and SDG Action Together” che delinea «Le misure che i governi dovrebbero intraprendere per massimizzare l’impatto delle politiche e delle azioni affrontando allo stesso tempo la crisi climatica e quella dello sviluppo sostenibile, creando sinergie».

Presentando il rapporto, Li Junhua, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari economici e sociali, ha detto che «Massimizzare le sinergie tra l’azione per il clima e gli obiettivi di sviluppo sostenibile non è mai stato così importante. Dobbiamo portare avanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e mantenere vivo l’obiettivo degli 1,5 gradi. A tal fine, è fondamentale un approccio integrato che cerchi di rafforzare le sinergie tra queste due agende globali».

Il Segretario esecutivo dell’Unfccc, Simon Stiell, ha aggiunto: «Il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la stabilizzazione del nostro clima per costruire società resilienti sono due facce della stessa impresa. Sono fiducioso che il lavoro del team di esperti stimolerà ulteriori sforzi che possono portare a risultati vantaggiosi sia per l’azione climatica che per l’agenda degli obiettivi di sviluppo sostenibile e portarci verso un mondo giusto, equo e sostenibile».

La prefazione del rapporto cita una frase più volte ripetuta dal segretario generale dell’Onu António Guterres: «L’azione climatica è la più grande opportunità del XXI secolo per portare avanti tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile».

E il rapport conferma che «I dati indicano forti sinergie tra la lotta al cambiamento climatico e il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, per cui i progressi nell’uno possono portare a miglioramenti nell’altro. Pertanto, il perseguimento dell’Agenda 2030 e l’attuazione concertata dell’Accordo di Parigi possono far avanzare significativamente entrambe le agende. I co-benefici delle azioni per il clima spesso raggiungono direttamente gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e le prove suggeriscono che nella maggior parte dei casi i co-benefici superano i compromessi».

Il rapporto fa alcuni esempi: raggiungere l’accesso universale all’elettricità nell’Africa sub-sahariana entro il 2030 (SDG 7) richiederebbe un investimento annuo di 27 miliardi di dollari nell’ambito delle politiche climatiche esistenti, ma richiederebbe ulteriori 6 miliardi di dollari senza politiche climatiche. Un rigoroso controllo dell’inquinamento atmosferico e misure di mitigazione dei gas serra aiuterebbero a portare il 40% della popolazione mondiale esposta a livelli di particolato insalubri al di sotto delle linee guida sulla qualità dell’aria dell’Oms, con i maggiori miglioramenti realizzati per India, Cina e Medio Oriente.

Secondo il rapporto, «I fattori che bloccano azioni più sinergiche ruotano attorno ai gap di conoscenza, agli accordi politici e istituzionali e alle perturbazioni economiche. In particolare, i principali ostacoli includono la mancanza di finanziamenti per analizzare e finanziare azioni politiche più integrate; rigidità istituzionale che colloca la politica climatica e quella sullo sviluppo in silos separati; il predominio del processo decisionale dall’alto verso il basso; una generale mancanza di dati e indicatori e una mancanza di comprensione del valore delle sinergie e della capacità di identificarle e implementarle».

Il team di esperti chiede «Un maggiore coordinamento istituzionale e coerenza politica tra i settori e i dipartimenti a livello nazionale, per integrare meglio lo sviluppo e l’azione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e della politica climatica» e raccomanda che «La governance e i quadri politici sia dell’Accordo di Parigi che dell’Agenda 2030 dovranno essere modificati per allineare l’azione per il clima con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile».

Per il team di esperti, «L’impegno dei Paesi e i meccanismi di rendicontazione, come i Nationally Determined Contributions (NDC) ai sensi dell’Accordo di Parigi e le Voluntary National Reviews (VNR) intraprese nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dovrebbero includere obiettivi sinergici o co-benefici. Attualmente, solo 23 dei 173 NDC fanno esplicito riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, anche se questi hanno un impatto importante sul raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile a livello regionale e globale, e nessuno entra nei dettagli su come la politica climatica influisce sui risultati degli Obiettivi di sviluppo sostenibile».

Tra gli esempi positivi viene citato  il Kenya, dove il Climate Change Department ha condotto un’analisi dell’impatto degli SDG delle misure proposte del National Climate Change Action Plan per il 2018-2022: «Questa analisi ha contribuito a cogliere le sinergie tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il clima e a identificare le opportunità per uno sviluppo low carbon nel Paese». Invece, il Messico ha valutato in che modo gli NDC esistenti influenzerebbero l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello nazionale: «Sono stati esaminati tutti i 169 target SDG e si è scoperto che 64 hanno potenziali co-benefici per la mitigazione e l’adattamento climatico».

Inoltre, il rapporto raccomanda che «I politici abbiano legami più forti con i ricercatori che studiano clima e sviluppo, che potrebbero valutare possibili sinergie Affrontare il significativo gap tra prove scientifiche e azioni politiche applicate può garantire che vengano concordate e attuate le migliori politiche scientificamente verificate».

Il rapporto evidenzia che «Le sinergie dipendono fortemente dalle priorità e dal contesto nazionale. Nel Sud del mondo, gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra si concentrano principalmente sulla regolamentazione dell’uso del territorio, che promuove anche diversi obiettivi di sviluppo sostenibile. nel Nord del mondo, le sinergie spesso emergono dal percorso della regione verso una transizione verso l’energia pulita. Le interconnessioni tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’azione climatica sono più pronunciate per i Paesi a reddito basso e medio-basso, poiché per molti di questi Paesi i progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e i deficit di finanziamento sono molto più urgenti che ridurre gli impatti del cambiamento climatico».

 Il rapporto rileva anche che, «Con circa il 56% della popolazione mondiale che vive nelle città, cifra che dovrebbe raggiungere il 70% entro il 2050, la spinta verso le città sostenibili (SDG 11) rappresenta una grande sfida e un’opportunità per portare avanti l’azione per il clima a livello urbano. , soprattutto nel Sud del mondo. Esistono molti esempi di città in tutto il mondo in cui queste sinergie hanno portato vantaggi significativi in ​​termini di trasporti sostenibili, uso sostenibile dello spazio urbano, riduzione dei gas serra, minore inquinamento atmosferico e miglioramento della salute.»

Il rapporto denuncia che «L’ampio gap di investimenti nell’azione per il clima e lo sviluppo, e l’insufficienza dei finanziamenti per migliorare le sinergie necessarie, sono radicati nel profondo fallimento dell’architettura finanziaria globale e nella frammentazione della finanza che rende difficile la coerenza delle politiche. Gli attuali sforzi per affrontare questi fallimenti a livello internazionale dovrebbero includere misure che incoraggino le banche multilaterali di sviluppo e le istituzioni finanziarie internazionali a introdurre strumenti che migliorino le sinergie sul clima e sullo sviluppo».

L’Expert Group on Climate and SDG Synergy conclude: «Dobbiamo cambiare rotta. Senza sinergie, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e gli obiettivi climatici restano fuori portata. Le prove sono chiare: affrontare il cambiamento climatico e raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sono inestricabilmente intrecciati. I benefici collaterali superano di gran lunga i compromessi. Massimizzando queste sinergie, possiamo anche colmare gap di investimenti per migliaia di miliardi di dollari. L’azione sinergica dovrebbe essere una componente necessaria degli impegni nazionali, della rendicontazione e del finanziamento per gli obiettivi climatici e di sviluppo. Dobbiamo agire insieme sull’emergenza climatica e sullo sviluppo sostenibile adesso, altrimenti rischiamo di non risolverli affatto».