Dal Gse la mappa delle cabine primarie per le Comunità energetiche rinnovabili

Pichetto: «Questa novità tecnica va nella direzione di preparare il nostro Paese». Ma il decreto per gli incentivi ancora non c’è

[29 Settembre 2023]

Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha pubblicato una mappa interattiva per localizzare le 2.107 cabine primarie diffuse nel Paese, rendendo così fruibile un dato essenziale per la diffusione delle Comunità energeriche rinnovabili (Cer) lungo lo Stivale.

Le Cer sono i nuovi soggetti giuridici, delineati dal recepimento della direttiva europea Red II, costituibili a partire da un gruppo di singoli soggetti – come famiglie, stabilimenti produttivi e Comuni – che decidono di autoprodurre, accumulare e scambiarsi energia generata da fonti rinnovabili, nello spirito di una vera comunità e aprendo al contempo realizzazione di nuovi modelli di business.

I relativi impianti di produzione possono raggiungere 1 MW di potenza, e devono essere connessi alla rete elettrica attraverso la stessa cabina primaria – corrispondente territorialmente a circa 3-4 Comuni oppure 2-3 quartieri di una grande città – su cui insistono gli iscritti alla Cer.

«La mappa interattiva delle cabine primarie – spiega l’ad del Gse, Vinicio Mosè Vigilante – favorirà lo sviluppo e la diffusione delle Cer, le quali consentiranno a cittadini, imprese e Pa di partecipare attivamente alla decarbonizzazione dei consumi, attraverso la condivisione dell’energia. Chiunque sia interessato potrà avere accesso in autonomia alle informazioni utili, tra cui il codice univoco dell’area, il distributore di riferimento, i confini comunali e la lista dei Comuni che insistono nella stessa area convenzionale».

Anche per il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, si tratta di un importante passo avanti: «Questa novità tecnica va nella direzione di preparare il nostro Paese a una crescita sostenuta delle Cer, perché entrino a pieno nella cultura energetica nazionale».

Il problema è che gli incentivi per le Cer sono bloccati, dato che da ormai quasi due anni si attende dal ministero dell’Ambiente il relativo decreto che li disciplini. Da mesi il ministro afferma che il decreto è ormai alle porte, ma ancora oggi non ci sono novità: «Il confronto con la Commissione sul decreto di incentivazione è alle battute finali», rimarca Pichetto.