Le pale eoliche non piacciono ai bianchi ricchi del Nord America
Il privilegio energetico di chi consuma beni e servizi derivanti dalla combustione di combustibili inquinando le comunità a basso reddito
[6 Ottobre 2023]
L’energia eolica è, di gran lunga, il tipo più comune di energia pulita e la transizione verso l’energia pulita è fondamentale per affrontare la crisi climatica. Eppure, i progetti di energia eolica trovano spesso localmente l’opposizione di gruppi e comitati che vogliono impedirne la realizzazione. Lo studio “Prevalence and predictors of wind energy opposition in North America”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da ricercatori dell’università della California Santa Barbara (UCsB), dell’università del Michigan e della Gallup Inc. ha esaminato i progetti di energia eolica negli Stati Uniti e in Canada per determinare quanto sia comune l’opposizione e quali fattori la favoriscono.
Dallo studio emerge che il 17% dei progetti eolici negli Stati Uniti e il 18% in Canada hanno dovuto affrontare una qualche opposizione locale. Inoltre, si è scoperto che l’opposizione ai parchi eolici coinvolgeva piccoli gruppi di oppositori locali ed era più probabile nelle comunità più bianche degli Stati Uniti e nelle comunità più ricche in Canada.
La principale autrice dello studio, Leah Stokes, che insegna politica ambientale al Dipartimento di scienze politiche dell’UCSB, sottolinea che «La maggior parte delle ricerche sull’opposizione ai progetti di energia eolica si concentra su casi di studio specifici o piccole aree geografiche. Volevamo dare uno sguardo completo all’opposizione politica in tutto il Nord America per capire quanto sia v comune l’opposizione e cosa la fa prevedere».
Lo studio ha raccolto oltre 35.000 articoli per analizzare 1.415 progetti di energia eolica nordamericani tra il 2000 e il 2016. L’opposizione politica ai progetti è stata definita come «Proteste fisiche, azioni legali, leggi e lettere alla redazione» e ne è venuto fuori che quaasi un quinto dei progetti eolici negli Usa e in Canada hanno dovuto affrontare una significativa opposizione, con livelli di opposizione che con il passare del tempo sono aumentati in entrambi i Paesi.
Negli Usa, l’opposizione si è concentrata nel Nordest e nelle aree con una percentuale maggiore di residenti bianchi e una percentuale inferiore di residenti ispanici. Inoltre, ben il 92,4% dei cognomi delle persone che si oppongono ai progetti eolici sono dibianchi. In Canada, l’opposizione si è concentrata in Ontario e nelle comunità ricche. In entrambi i Paesi, i progetti più grandi avevano maggiori probabilità di incontrare opposizione rispetto a quelli più piccoli. Il numero di persone che si oppone alle pale eoliche è di solito molto ridotto: il numero medio di manifestanti era di 23 negli Stati Uniti e di 34 in Canada.
La Stokes fa notare che «Gli impianti di combustibili fossili sono situati prevalentemente nelle comunità più povere e nelle comunità di colore. Questi impianti creano inquinamento. Dobbiamo sostituire le centrali elettriche a combustibili fossili con energia pulita, come quella eolica e quella solare. Quando le comunità più ricche e bianche si oppongono ai progetti di energia eolica nei loro cortili, prolungano la durata dei progetti sui combustibili fossili. Questa è un’ingiustizia».
Nello studio, i ricercatori utilizzano il termine «Privilegio energetico» per descrivere questo problema di giustizia ambientale e dicono che «Opporsi all’energia pulita è un privilegio perché le comunità bianche ricche possono continuare a consumare beni e servizi derivanti dalla combustione di combustibili fossili, mentre le comunità a basso reddito e quelle di colore sopportano il peso di tale inquinamento».