Gli strumenti europei per gestire l’evoluzione demografica

Intervento risoluto e concertato dell'Ue per gestire l'evoluzione demografica

[11 Ottobre 2023]

Secondo l’indagine Eurobarometro sulla demografia pubblicata oggi, 7 europei su 10 ritengono che le tendenze demografiche in atto mettano a rischio la prosperità economica e la competitività a lungo termine dell’Unione europea. Tra le sfide demografiche più urgenti sono citati l’invecchiamento della popolazione (42%) e la contrazione della popolazione in età lavorativa con l’associata carenza di manodopera (40%).

La Commissione europea sottolinea che «In assenza di un intervento concertato e risoluto su tali questioni, nei prossimi anni la popolazione dell’Ue potrebbe continuare a diminuire ed invecchiare, con effetti negativi su economia, società e competitività a lungo termine dell’Unione. Se confermate, le tendenze in questo senso potrebbero aggravare la carenza di manodopera, aumentare la pressione sui bilanci pubblici ed esercitare effetti profondi su investimenti e produttività. Il fenomeno è attualmente più vistoso in alcuni Stati membri e regioni che in altri: l’evoluzione demografica incide anche sulla coesione sociale, territoriale e intergenerazionale delle società democratiche europee, aggravando potenzialmente i divari socioeconomici che già esistono, a danno di tutti».

Per questo, sempre oggi, la Commissione Ue ha adottato la comunicazione “Demographic change in Europe: a toolbox for action” che illustra una serie di strumenti politici a disposizione degli Stati membri dell’Unione europea per gestire l’evoluzione demografica e i relativi effetti sulla società e sull’economia dell’Ue, anche in termini di competitività nel mondo.

Secondo la Commissione Ue, «La comunicazione espone l’ampia gamma di strumenti (normativi, strategici e finanziari) di cui gli Stati membri dispongono a tal fine. Combinando efficacemente questi strumenti con le politiche nazionali e regionali, è possibile aiutare tutti mettendoli in condizione di cogliere i benefici insiti nell’evoluzione demografica e nel contempo neutralizzare agevolmente le sfide che pone».

Muovendo dalle esperienze maturate in tutta l’Ue, lo strumentario delinea un approccio globale all’evoluzione demografica sostenuto da quattro assi portanti:  1) sostegno ai genitori tramite una migliore conciliazione fra aspirazioni familiari e lavoro retribuito, in particolare grazie alla disponibilità di strutture di qualità per l’infanzia e a un adeguato equilibrio tra vita professionale e vita privata; 2) sostegno alle giovani generazioni mettendole in condizione di prosperare e sviluppare le competenze e agevolandone l’accesso al mercato del lavoro e ad un alloggio a prezzo abbordabile; 3) autonomizzazione delle generazioni più anziane mantenendone il benessere tramite riforme cui si associno politiche adeguate sul mercato del lavoro e il luogo di lavoro; 4) ove necessario, risposta alla carenza di manodopera tramite la migrazione regolare controllata, in totale complementarità con la valorizzazione dei talenti interni all’Ue.

La Commissione Ue evidenzia che «Lo strumentario s’ispira alla necessità di tenere conto della dimensione territoriale dei cambiamenti demografici, specie nelle regioni che subiscono il fenomeno del declino demografico e di una considerevole mobilità in uscita dei lavoratori giovani (“fuga di cervelli”). Lo strumentario demografico può concorrere a stimolare, perfezionare e coordinare meglio le politiche a livello unionale e nazionale».

La Commissione esorta quindi  gli Stati membri ad «Elaborare e attuare politiche integrate per contrastare i problemi posti dall’evoluzione demografica e a integrare la questione demografica in tutte le politiche. Le politiche degli Stati membri dovrebbero radicarsi nelle realtà locali, perché le sfide demografiche variano da uno Stato membro all’altro e da una regione all’altra. Qualsiasi scelta politica deve improntarsi ai principi di parità di genere, non discriminazione ed equità intergenerazionale. Le tecnologie digitali possono rafforzare l’incisività competitiva dell’Europa e concorrere a neutralizzare gli effetti dell’evoluzione demografica. I responsabili politici dovrebbero promuovere la partecipazione attiva dei cittadini a questo sforzo coinvolgendo tutti i soggetti d’interesse, parti sociali e organizzazioni della società civile fra gli altri».

Oltre agli strumenti normativi e ai quadri strategici, nell’Unione europea sono disponibili vari strumenti di finanziamento per sostenere gli Stati membri, ad esempio il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

Per potenziare gli strumenti disponibili per il contrasto dei problemi posti dall’evoluzione demografica, la Commissione provvederà inoltre a: rafforzare la base di dati e conoscenze, in particolare sviluppando ulteriormente l’Atlante della demografia, aiutando gli Stati membri a migliorare le statistiche su popolazione e alloggi e sostenendo le attività analitiche e la ricerca nel settore; sostenere lo sviluppo e/o il potenziamento a tutti i livelli delle politiche attinenti alla demografia, in particolare tramite lo strumento di sostegno tecnico e ove opportuno l’integrazione della questione demografica nelle pertinenti proposte politiche a livello di Unione;  fare in modo che nell’Ue nessuna regione rimanga indietro, in particolare tramite l’avvio ufficiale della piattaforma Utilizzo dei talenti il 23-24 novembre 2023 e il lancio di ulteriori inviti nell’ambito del meccanismo di incentivazione dei talenti.