Il cambiamento climatico mette a grave rischio le persone con albinismo
Protezioni solari gratuite a chi soffre di albinismo e lotta alla discriminazione e alla superstizione
[20 Ottobre 2023]
Nel suo rapporto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Muluka-Anne Miti-Drumnond, esperta indipendente dell’Onu sul godimento dei diritti umani da parte delle persone con albinismo, ha rivelato che «Il cambiamento climatico sta avendo un impatto pericoloso sulle persone affette da albinismo in tutto il mondo, contribuendo ad alti tassi di morte per cancro della pelle in alcune regioni. Il profondo impatto del cambiamento climatico sulle persone con albinismo è uno degli aspetti più trascurati della questione. Solo in Africa, si stima che le persone con albinismo abbiano fino a 1.000 volte più probabilità di sviluppare il cancro della pelle rispetto a quelle senza, e molte di loro muoiono entro i 40 anni.
La situazione è così grave che la Miti-Drummond sta conducendo una campagna instancabile perché le protezioni solari vengano fornite gratuitamente alle persone affette da albinismo: «La protezione solare non è un prodotto cosmetico per le persone affette da albinismo: è un prodotto medico salvavita che può prolungare e migliorare la qualità della vita di molti che non hanno i mezzi per permetterselo. Le morti possono essere prevenute con creme solari e dispositivi di protezione di buona qualità, facilmente disponibili per le persone affette da albinismo. Purtroppo, molti vivono in povertà e non possono permettersi questi prodotti».
L’esperta Onu e altri partner stanno esercitando pressioni sull’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) affinché aggiunga nuovamente la protezione solare all’elenco dei farmaci essenziali. E la Miti-Drummond ha invitato gli Stati a fare lo stesso a livello nazionale: «Questo è ora più urgente che mai poiché il nostro clima si riscalda e le radiazioni UV aumentano, rendendo l’esposizione al sole un pericolo estremamente pericoloso per le persone con albinismo, specialmente nei climi tropicali caldi. Le persone affette da albinismo non solo sono predisposte al cancro della pelle, ma hanno anche problemi alla vista e sono quindi considerate persone con disabilità. E’ risaputo che le persone con disabilità sono colpite in modo sproporzionato dai disastri legati al clima. Hanno 4 volte più probabilità di morire in disastri legati al clima rispetto alle persone senza disabilità. I disastri climatici hanno portato le persone affette da albinismo a perdere i propri mezzi di sussistenza, a lavorare più ore al sole per far fronte alla carenza di cibo e a migrare per trovare climi più adatti alle loro condizioni».
La Miti-Drummond ha messo in guardia su «Un fenomeno inquietante che comporta raccapriccianti attacchi e uccisioni di persone affette da albinismo, a causa delle dannose credenze superstiziose dei responsabili secondo cui l’albinismo è la causa dei disastri climatici. Alcuni attacchi e omicidi mirano a utilizzare parti del corpo di persone affette da albinismo nei rituali nella falsa convinzione che ciò porterà condizioni meteorologiche favorevoli o raccolti migliori».
L’esperta indipendente dell’Onu ha concluso ribadendo il suo appello a «Includere le persone con albinismo in tutti i forum relativi al cambiamento climatico nelle loro varie comunità e a garantire la loro partecipazione alla pianificazione, gestione e risposta alle catastrofi. L’esclusione non è un’opzione. Il cambiamento climatico è una questione di vita o di morte per molte persone affette da albinismo».