I sorprendenti effetti degli incendi nelle foreste boreali del Nord America

Capire come cambierà la composizione di queste foreste è fondamentale per proteggere le persone e il pianeta

[24 Ottobre 2023]

Il nuovo studio “Forest composition change and biophysical climate feedbacks across boreal North America”. pubblicato su Nature Climate Change da un  team di ricercatori della Northern Arizona University (NAU) e del Woodwell Climate Research Center, utilizza un approccio unico per analizzare le immagini satellitari delle foreste boreali degli ultimi tre decenni, ha scoperto che gli incendi potrebbero cambiare il volto della regione in un modo che i ricercatori non avevano previsto in precedenza.

Storicamente, gli incendi nelle foreste boreali del Nord America hanno portato alla sostituzione delle conifere con alberi decidui, che crescono più rapidamente, assorbono più carbonio e riflettono più luce, portando al raffreddamento del clima e a una diminuzione della probabilità di incendi. Lo studio ha scoperto che, «Sorprendentemente, anche se le foreste diventano maggiormente decidue, non rimangono tali; qualche decennio dopo, le stesse foreste iniziano gradualmente a passare verso le conifere». I ricercatori hanno anche scoperto che «La brusca perdita di foreste di conifere causata dagli incendi è stata compensata dal graduale aumento delle foreste di conifere in aree che non erano state bruciate di recente, quindi non c’è stato alcun passaggio generale verso la copertura decidua».

Uno degli autori dello studio, Scott Goetz, della School of Informatics, Computing and Cyber Systems (SICCS) della NAU, sottolinea che «Abbiamo confermato che gli incendi fanno chiaramente passare le foreste dalle conifere a quelle decidue, ma se osserviamo questi cambiamenti nel corso di molti decenni, scopriamo che gli alberi decidui iniziano a essere nuovamente sostituiti da alberi di conifere 3 o 4 decenni dopo l’incendio. Ci sono dinamiche enormi in atto, ma quando le mettiamo tutte insieme, i feedback netti sul clima sono piuttosto piccoli».

Un altro autore dello studio, Logan Berner della SICCS, aggiunge che «Questo è stato in qualche modo sorprendente perché diversi studi recenti hanno suggerito che ci sono stati passaggi verso le foreste decidue su scala locale e regionale. Anche se il nostro studio indica che non ci sono stati cambiamenti radicali nella composizione delle foreste negli ultimi decenni, prevediamo che il continuo riscaldamento climatico e l’aumento dell’attività degli incendi potrebbero portare a cambiamenti pronunciati nella composizione delle foreste nei prossimi decenni».

Il team ha condotto la ricerca come parte dell’Arctic Boreal Vulnerability Experiment (ABoVE) della NASA, di cui Goetz è il responsabile del team scientifico. Nell’ambito del loro progetto all’interno di ABoVE, hanno utilizzato immagini satellitari ad alta risoluzione delle foreste boreali in Alaska e Canada, prese dalla serie di satelliti Landsat, per quantificare i cambiamenti nella composizione delle foreste, sia nelle aree bruciate che in quelle non bruciate. Hanno inoltre quantificato gli effetti del cambiamento delle foreste utilizzando misurazioni satellitari della riflettività superficiale e calcolato gli effetti di feedback sul clima.

I ricercatori fanno notare che questa situazione potrebbe non essere permanente: «Negli ultimi decenni si è assistito a un aumento degli incendi in queste foreste, quindi in futuro il ritorno alla copertura di conifere potrebbe richiedere più tempo rispetto al passato. Poiché il clima continua a diventare più caldo e più secco, questo influenzerà anche il modo in cui le foreste bruciano e come si riprendono».

Un co-autore dello studio, Brendan Rogers del Woodwell Climate Research Center conclude: «Mentre pensiamo agli approcci di gestione degli incendi, compresi gli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio e mitigare il rischio di incendio per le comunità e le infrastrutture locali, questo studio fornisce una base fondamentale per la ricerca futura. Soprattutto dopo un’estate di incendi da record in Canada, capire come cambierà la composizione di queste foreste e come risponderà agli incendi nel tempo è fondamentale per informare le migliori pratiche di gestione e proteggere le persone e il pianeta».