L’emisfero sud sta diventando più secco
Uno studio rivela una tendenza al ribasso nella disponibilità globale di acqua
[6 Novembre 2023]
La disponibilità globale di acqua è di fondamentale importanza per le risorse idriche per il sostentamento umano e lo sviluppo socioeconomico. Negli ultimi 20 anni, la disponibilità globale di acqua ha subito cambiamenti sostanziali a causa della complessa interazione tra cambiamento climatico, cambiamenti nella copertura vegetale e attività antropiche. per affrontare le sfide del cambiamento climatico e attuare una gestione sostenibile delle risorse idriche è urgentemente necessario comprendere i cicli dell’acqua terrestre.
Lo studio “Southern Hemisphere dominates recent decline in global water availability”, pubblicato su Science da un team di ricercatori cinesi giudato da Zhang Yongqiang dell’Institute of Geographic Sciences and Natural Resources Research dell’Accademia Cinese delle Scienze quantifica i trend annuali nella disponibilità globale di acqua terrestre dal 2001 al 2020 e, utilizzando una combinazione di dati satellitari e osservazioni dei bacini idrici su vasta scala definisce la disponibilità idrica come differenza netta tra offerta di precipitazioni e domanda di evapotraspirazione.
I ricercatori cinesi hanno rivelato che «La disponibilità globale di acqua è diminuita in modo significativo, principalmente a causa della sostanziale diminuzione della disponibilità di acqua nell’emisfero meridionale, soprattutto in regioni come il Sud America, l’Africa sudoccidentale e l’Australia nordoccidentale. Al contrario, l’emisfero settentrionale ha assistito a un insieme di trend contrastanti, con alcune aree che hanno registrato una maggiore disponibilità di acqua, mentre altre regioni, come il Sud-Est asiatico, l’Europa orientale e la Siberia, hanno visto una diminuzione della disponibilità di acqua».
Dallo studio emerge che «Questi cambiamenti sono guidati principalmente dai modelli climatici, in particolare quelli associati all’El Niño Southern Oscillation (ENSO). Ulteriori fattori, tra cui l’inverdimento della vegetazione e le attività umane dirette, svolgono un ruolo secondario».
Per Zhang, «Questa ricerca evidenzia l’importanza di comprendere e gestire le risorse idriche di fronte ai cambiamenti climatici e potrebbe potenzialmente esacerbare le sfide regionali relative alle risorse idriche, soprattutto nell’emisfero meridionale. Fa luce anche sull’impatto limitato su scala globale dei cambiamenti della vegetazione sulle risorse idriche, sottolineando che la relazione tra vegetazione e disponibilità di acqua è complessa e sono necessarie ulteriori indagini a livello regionale».
Il Sud America ospita la foresta amazzonica, che è un regolatore chiave del clima, un habitat importante a livello globale per le specie e per molte comunità indigene umane. Il prosciugamento della foresta pluviale ridurrebbe la vegetazione e aumenterebbe il rischio di incendi – con impatti devastanti per gli esseri umani e gli animali che vivono nella foresta pluviale – che hanno il potenziale di rilasciare miliardi di tonnellate di carbonio attualmente stoccate nella vegetazione forestale e nel suolo.
Il Sud America è anche un importante esportatore agricolo di soia, zucchero, carne, caffè e frutta sul mercato mondiale. I cambiamenti nella disponibilità di acqua aumenteranno la pressione sui sistemi alimentari in tutto il mondo.
Anche nella maggior parte dell’Africa la siccità rappresenta una vera sfida. L’Africa ha numerose zone climatiche e grossi problemi socioeconomici, con risorse spesso limitate per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico. Le pressioni sui sistemi alimentari e sugli habitat creeranno ulteriori tensioni in tutto il continente, che già soffre per l’aumento dei prezzi alimentari globali legato all’inflazione e alla guerra in Ucraina.
Negli hot spot della crisi idrica la siccità eserciterà ulteriori stress sugli ecosistemi e sulle specie e interesserà anche le popolazioni umane con diverse capacità di adattamento e, alla fine, i sistemi alimentari globali. Sebbene l’emisfero meridionale sia costituito principalmente da mare, quel che accade lì è davvero importante per tutto il pianeta.
Commentando lo studio, il famoso idrologo Günter Blöschl della Technischen Universität Wien ha detto che «I risultati di Zhang et al. negli ultimi due decenni suggeriscono le future sfide della gestione idrica nell’emisfero australe. Ci sono sfide future nella gestione dell’acqua causate dalla riduzione delle risorse idriche nell’emisfero meridionale. La ridotta disponibilità di acqua richiede il passaggio dalla risposta alla crisi ad una gestione idrica proattiva e a lungo termine, come sostenuto nella Dichiarazione di Praga dell’International Association of Hydrological Sciences (IAHS)».