Ocean of change: un manifesto congiunto per le elezioni europee del 2024
Per ispirare i partiti politici dell’Ue a rafforzare le loro ambizioni di fronte alla tripla crisi climatica, della biodiversità e dell’inquinamento
[6 Novembre 2023]
BirdLife Europe & Central Asia, ClientEarth, Oceana, Seas At Risk, Surfrider Foundation Europe e Wwf european policy office hanno pubblicato il manifesto congiunto “An Ocean of Change” per le elezioni europee del 2024, nel quale evidenziano che «I mari europei sono tra i più sovrasfruttati al mondo e la natura marina versa in pessime condizioni. La finestra di opportunità per evitare danni ingenti e probabilmente irreversibili e combattere gli inevitabili effetti del cambiamento climatico si sta chiudendo molto rapidamente: l’International Panel on Climate Change stima che le emissioni globali dovranno raggiungere il picco entro la metà del decennio e poi diminuire rapidamente se vogliamo limitare il riscaldamento globale a 1,5° C. Fermare il cambiamento climatico indotto dall’uomo e ripristinare ecosistemi resilienti e ricchi, anche nell’oceano, sono i nostri compiti più urgenti se vogliamo salvare la nostra civiltà».
Le 6 organizzazioni ambientaliste ricordano che «Negli ultimi anni, l’Ue ha intrapreso l’ European Green Deal per allontanare la propria economia dal degrado ecologico e costruire invece una società resiliente ed equa in grado di vivere in armonia con il mondo naturale. Ma nel “Green Deal” manca ancora il “Blu”».
Per questo, con il loro manifesto congiunto BirdLife, ClientEarth, Oceana, Seas At Risk, Surfrider Foundation Europe e Wwf invitiano l’Ue a costruire un Green Deal per l’oceano realizzando le seguenti azioni:
Azione 1 – Adottare un Ocean Deal generale e ambizioso dell’Ue per integrare la legislazione esistente e la potenziale nuova relativa all’ambiente marino e garantire la coerenza tra diverse politiche settoriali, rendendole adatte a preservare e proteggere il nostro oceano, a beneficio delle persone e del pianeta. A tal fine, dovrebbe innanzitutto riconoscere che la protezione, la preservazione e la gestione degli oceani è una responsabilità comune e, in secondo luogo, fissare obiettivi ambiziosi per raggiungere il buono stato ecologico dei mari dell’Ue.
Azione 2 – Sostenere il raggiungimento di obiettivi politici ambiziosi per l’oceano con un Fondo Ue per gli oceani: questo fondo dovrebbe definire misure per il ripristino e la conservazione a lungo termine dell’ambiente marino, consentendo al contempo una giusta transizione dei settori economici legati all’oceano verso settori più sostenibili, attività eque, decarbonizzate e a basso impatto a beneficio di tutti. Inoltre, i sussidi dannosi dovrebbero essere urgentemente eliminati.
Azione 3 – Mettere l’oceano al centro del processo decisionale dell’Ue: al fine di superare l’attuale approccio a compartimenti stagni nel processo decisionale, chiediamo all’Ue di istituire una Commissione o Oceano nel Parlamento Europeo che sarà responsabile dell’Ocean Deal e dell’ Ocean Fund. Inoltre, all’interno di ciascuna presidenza del Consiglio europeo dovrebbero svolgersi riunioni congiunte del Consiglio dei ministri dell’ambiente, dell’energia, della pesca e dei trasporti per realizzare e monitorare i progressi nell’attuazione dell’Ocean Deal.
Le 6 organizzazioni ambientaliste europee concludono:«Adottare un accordo globale e ambizioso sugli oceani dell’UE, sostenere il raggiungimento di obiettivi politici ambiziosi con la creazione di un Fondo Ue per gli oceani e mettere l’oceano al centro del processo decisionale dell’Ue sono passi fondamentali verso un oceano sano e resiliente per il mondo, a beneficio delle persone e del pianeta».