Wwf: la Cop28 sia quella della credibilità climatica
Correggere drasticamente la rotta per limitare il riscaldamento globale a 1,5° C, eliminare di combustibili fossili, raddoppiare i finanziamenti per l'adattamento climatico entro il 2025
[28 Novembre 2023]
Il Wwf sottolinea che «I leader mondiali devono garantire che la COP28, il vertice sul clima a Dubai che inizierà il 30 novembre, sia la COP della credibilità climatica. Gli accordi che saranno presi a Dubai dovranno essere in linea con l’urgenza della crisi climatica e con la portata degli sforzi necessari per affrontarla».
Il pAnda ricorda che «Nei negoziati sul clima più importanti da quando è nato l’Accordo di Parigi nel 2015, una decisione chiave riguarderà il “Global Stocktake” e la sua prima valutazione dei progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi dell’accordo. In risposta, la COP28 dovrà fornire una tabella di marcia per correggere la rotta e plasmare il futuro dell’azione per il clima su scala globale».
Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale per il clima e l’energia del Wwf international e già presidente della COP20, ha dichiarato: «La COP28 dovrà essere la COP della credibilità climatica, con tutti i piani, gli impegni e i finanziamenti allineati alla velocità e alla portata dell’azione necessaria per prevenire i peggiori impatti della crisi climatica. Possiamo ancora evitare un futuro di catastrofi climatiche sempre più gravi, ma siamo fuori strada e il tempo sta per scadere. I Paesi devono concordare una tabella di marcia che riporti l’ambizione e l’azione climatica globale in linea con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5° C. Non possiamo permetterci di avere un’altra COP in cui l’ambizione e l’azione non vengano accelerate. Quanto prima e con maggiore decisione agiremo, tanto prima le persone e la natura potranno raccogliere i benefici di un futuro più pulito, sicuro e stabile».
Per il Wwf, «Una delle chiavi per sbloccare l’azione per il clima sono gli impegni finanziari dei Paesi di più antica industrializzazione che devono dimostrare di aver raggiunto e superato i 100 miliardi di dollari all’anno promessi a Copenaghen nel 2009 e inclusi nell’accordo di Parigi nel 2015. E’ necessario raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento climatico entro il 2025, in linea con le esigenze dei Paesi in via di sviluppo, vulnerabili. A Dubai, occorre anche far partire davvero il Fondo per le Perdite e i Danni. L’accordo sulla creazione del fondo è stato un successo della COP dello scorso anno, ora però i Paesi devono lavorare per renderlo pienamente operativo, con impegni sostanziali verso nuovi fondi».
Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia, aggiunge: «I leader dovranno realizzare anche un piano globale per eliminare tutti i combustibili fossili. Se non si agirà finalmente con decisione per porre fine all’era dei combustibili fossili, responsabili dell’87% delle emissioni climalteranti, il mondo sarà condannato a subire crescenti sconvolgimenti climatici. Porre fine alla produzione e all’uso dei combustibili fossili e passare al 100% di energia rinnovabile è la soluzione che avrà il più grande impatto sul cambiamento climatico su scala globale».
L’8 dicembre il Wwf organizzerà nel padiglione italiano alla COP di Dubai il side-event “Il dovere dell’ambizione, dal Global Stocktake ai piani nazionali. Protagonisti, transizione e risorse”, una tavola rotonda che punta a collegare il dibattito internazionale alle politiche nazionali, chiamando rappresentanti dei principali attori a confronto su come dare spinta ed efficacia al piano nazionale per accelerare e rendere più fattivi sia i negoziati internazionali e il ruolo internazionale dell’Italia (come presidente G7). A introdurre e moderare sarà la Midulla e parteciperanno: Francesco Corvaro, inviato Italiano del Clima;
Edoardo Zanchini, direttore dell’ufficio clima del Comune di Roma; Daniele Agostini, capo politiche clima ed energia di Enel, Simona Fabiani, responsabile ambiente della CGIL; Viviane Raddatz, responsabile clima ed energia del Wwf Deutschland.