Roma è candidata ad ospitare il prestigioso evento internazionale nel 2027
World water forum, il Consiglio mondiale incontra le utility italiane dell’acqua
Brandolini (Utilitalia): «Per il nostro Paese rappresenta una grande opportunità»
[25 Gennaio 2024]
Dopo gli appuntamenti degli ultimi giorni a Palazzo Chigi, in Campidoglio e alla Camera di commercio di Roma, prosegue il percorso di rafforzamento dell’Italia nella candidatura a ospitare nel 2027 l’XI edizione del World water forum, grazie all’impegno delle utility dell’acqua.
Le aziende di servizio pubblico riunite nella federazione nazionale Utilitalia hanno incontrato oggi i rappresentanti del Consiglio mondiale dell’acqua (World water council, Wwc), per presentare a sostenere la candidatura di Roma, avanzata da un comitato promotore che riunisce sei ministeri (Affari esteri, Ambiente, Agricoltura, Infrastrutture, Protezione civile, Università) oltre a Roma capitale, Regione Lazio, Aics, Anbi, Fondazione Earth and water agenda (Ewa) e appunto Utilitalia.
In ballo c’è la possibilità di offrire una casa al Forum che si svolgerà tra tre anni, una piattaforma unica dove la comunità internazionale si confronta su programmi, sfide, opportunità, che riguardano il mondo dell’acqua: dal suo uso in agricoltura ai temi della desertificazione, dalla gestione delle acque interne all’innalzamento del livello dei mari, dall’accesso alla risorsa idrica alla sua distribuzione nelle nostre città fino alle questioni globali della “diplomazia blu”.
«La candidatura dell’Italia all’organizzazione di questo evento – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – rappresenta per il nostro Paese una grande opportunità. Le imprese del servizio idrico stanno affrontando una fase caratterizzata da grandi sfide e al contempo da grandi opportunità. All’interno del comitato promotore Utilitalia sta fornendo un importante contribuito, basato su una profonda conoscenza del settore e sulla valorizzazione delle migliori pratiche messe in campo dalle aziende associate. Poter ospitare il Forum mondiale dell’acqua sarebbe un importante riconoscimento del lavoro portato avanti in questi anni dalle aziende del comparto, nonché dell’azione sinergica che ha coinvolto la federazione e alcune delle più importanti realtà del servizio idrico nel supporto alla candidatura italiana».
Di fronte all’avanzata della crisi climatica, sta infatti crescendo l’impegno delle utility per rendere più resiliente il servizio idrico integrato. In particolare, lo scorso autunno Utilitalia ha presentato un “Patto per l’acqua” che prevede investimenti da 6 miliardi di euro nel comparto, che punta a un duplice obiettivo: raggiungere l’obiettivo 100, arrivando a un centinaio di gestori di media/grande dimensione e a un livello di investimenti di 100 euro l’anno per abitante – rispetto ai 56 attuali – in linea con le migliori esperienze europee.