Il riscaldamento globale ha già superato gli 1,5 gradi. Lo dicono le spugne marine (VIDEO)
Gli scheletri di carbonato di calcio delle sclerospugne evidenziano che nel 2020 eravamo già a +1,7° C
[8 Febbraio 2024]
Lo studio “300 years of sclerosponge thermometry shows global warming has exceeded 1.5° C”, pubblicato su Nature Climate Change da Malcolm McCulloch e Julie Trotter dell’University of Western Australia (UWA), da Amos Winter dell’Indiana State University e da Clark Sherman dell’universidad de Puerto Rico-Mayaguez, ha analizzato 300 anni di registrazioni della temperatura oceanica delle spugne marine, scoprendo che «Il riscaldamento globale è aumentato di 0,5 gradi in più rispetto a quanto precedentemente stimato».
Il team di scienziati ha estratto i dati sulla temperatura dell’oceano conservati negli scheletri di carbonato di calcio delle sclerospugne a vita lunga e ha determinato che «Il riscaldamento dell’era industriale è iniziato a metà degli anni ’60 dell’Ottocento, in linea con quanto previsto dai documenti storici, ma più di 70 anni prima di quanto suggerito dai registri delle misurazioni delle temperature della superficie del mare effettuate sulle navi.
Malcolm McCulloch, della Oceans Graduate School e dell’Oceans Institute dell’UWA, ha sottolineato che «La scoperta dimostra che il riscaldamento globale, la media combinata del riscaldamento degli oceani superficiali e del terreno, è stato sottostimato di circa 0,5 gradi, soprattutto durante la fase iniziale dell’era industriale nel XIX secolo, quando la copertura marittima era ancora limitata. Quindi, anziché la stima dell’Intergovernmental Panel on Climate Change secondo la quale le temperature medie globali sarebbero aumentate di 1,2 gradi entro il 2020, le temperature erano in realtà già di 1,7 gradi superiori ai livelli preindustriali».
Il 2023 è stato un anno estremo in termini di eventi meteorologici, con un riscaldamento globale record che, in base alle scoperte del nuovo studio, ha quasi raggiunto il limite dei 2 gradi, superando già il limite di 1,5 gradi e avvicinandoci alla soglia del disastro climatico globale. I risultati sollevano la questione se la temperatura superficiale media globale abbia superato o supererà presto quanto previsto dall’Accordo di Parigi, volto a mantenere il riscaldamento al di sotto dei 2 gradi.
McCulloch conclude: «Se gli attuali livelli di emissioni continuano, la temperatura media globale supererà sicuramente i 2 gradi entro la fine degli anni 2020 e sarà di oltre 2,5 gradi superiore ai livelli preindustriali entro il 2050. I tassi ora molto più rapidi di riscaldamento terrestre identificati nello studio destano ulteriore preoccupazione, con temperature medie terrestri che dovrebbero essere di circa 4 gradi superiori ai livelli preindustriali entro il 2050. Mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi è oggi la sfida più importante, rendendo ancora più urgente dimezzare le emissioni entro l’inizio del 2030, e certamente non oltre il 2040».