Lo scienziato che vince contro i blogger negazionisti climatici
Michael Mann dovrà essere risarcito con oltre 1 milione di dollari per la diffamazione che ha subito
[9 Febbraio 2024]
Con una sentenza storica, il noto scienziato del clima Michael Mann dovrà essere risarcito con oltre 1 milione di dollari dopo aver vinto una causa per diffamazione contro blogger di estrema destra che lo avevano falsamente accusato di manipolazione dei dati e che lo avevano paragonato a un molestatore di bambini seriale.
Come scrive Environmental HeaIth News, «il verdetto evidenzia le continue molestie affrontate dagli scienziati impegnati nel cambiamento climatico, nella ricerca sui vaccini e in altri campi. Nonostante le preoccupazioni sulla libertà di parola, il caso chiarisce i confini legali della diffamazione nel dibattito scientifico».
Il caso risale a 12 anni fa. Uno degli avvocati di Mann ha dichiarato: «Il verdetto di oggi conferma il buon nome e la reputazione di Mike Mann. E’ anche una grande vittoria per la verità e per gli scienziati di tutto il mondo che dedicano la propria vita a rispondere a domande scientifiche vitali che influiscono sulla salute umana e sul pianeta».
Mann è diventato famoso per un grafico “mazza da hockey”, pubblicato per la prima volta nel 1998 su Nature, che mostrava graficamente e drammaticamente un pianeta in fase di accelerato riscaldamento, dimostrando che le temperature medie nell’emisfero settentrionale sono cambiate poco per 900 anni, fino a quando non hanno iniziato a salire rapidamente nel XX secolo. Quel lavoro diede a Mann, allora alla Pennsylvania State University e ora all’università della Pennsylvania, un’ampia visibilità ed è stato inserito in un rapporto dell’IPCC nel 2001 e una sua versione è stata inclusa nel documentario An Inconvenient Truth sul cambiamento climatico dell’ex vicepresidente Usa Al Gore, vincitore dell’Oscar nel 2006.
Le e-mail di Mann e di altri scienziati sono trapelate nel 2009 in quello che venne definito “Climategate”, con i negazionisti climatici che sostenevano che Mann avesse manipolato i dati. Le indagini della Penn State Un iversity e di altri, compreso un esame delle e-mail da parte dell’Associated Press, non hanno riscontrato alcun uso improprio dei dati da parte di Mann. Ma nel 2012, il Competitive Enterprise Institute, un thinktank libertarian di estrema destra, ha pubblicato un post sul blog di Rand Simberg che confrontava le indagini della Penn State University sul lavoro di Mann con il caso di Jerry Sandusky, un ex assistente allenatore di football che è stato condannato per aver aggredito sessualmente diversi bambini. «Si potrebbe dire che Mann sia il Jerry Sandusky della scienza climatica, tranne per il fatto che invece di molestare i bambini, ha molestato e torturato i dati», ha scritto Simberg. Un altro blogger e scrittore, Mark Steyn ha poi rilanciato l’articolo di Simberg sulla National Review, definendo la ricerca di Mann «Fraudolenta».
Mann ha citato in giudizio sia Simberg che Steyn e anche i loro editori. Nel 2021 un giudice aveva escluso i due mezzi di informazione come imputati, affermando che non potevano essere ritenuti responsabili, ma le accuse contro i de due blogger di destra sono rimaste. Per difendersi, Simberg e Steyn hanno sostenuto che stavano semplicemente esprimendo la loro opinione. Secondo la dichiarazione del team legale di Mann, la giuria della corte superiore del District of Columbia ha condannato Simberg a risarcire Mann con mille dollari, mentre Steyn dovrà sborsare ben un milione di dollari.
Mann ha commentato: «Spero che questa sentenza invii il messaggio che attaccare falsamente gli scienziati del clima non qualcosa di protetto dalla legge».
Si tratta di una vittoria è significativa per la comunità scientifica perché sottolinea l’importanza di proteggere i ricercatori da accuse infondate e dannose, nonché di garantire che il dibattito pubblico su questioni vitali come il cambiamento climatico rimanga informato e rispettoso.