La crisi climatica non è gender neutral (VIDEO)

Saulo (Wmo): ci troviamo all’intersezione tra disuguaglianza e cambiamento climatico e le nostre strategie devono riflettere l’urgenza dei tempi

[16 Febbraio 2024]

Ieri, la World meoteorologica organization (WMO), mettendo insieme i dati provenienti da a National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), NASA, Copernicus Climate Change Service Ue e Japan Meteorological Agency <, ha confermato che «Il trend record osservato per gran parte del 2023 è continuata nel 2024, con gennaio che è stato il gennaio più caldo mai registrato. È l’ottavo mese consecutivo il più caldo mai registrato per il rispettivo periodo dell’anno. Le temperature della superficie del mare sono state record per 10 mesi consecutivi».

A poche ore da questo annuncio, la nuova segretaria generale della WMO, Celeste Saulo, ha detto che «La crisi climatica è lungi dall’essere “neutrale rispetto al genere”. Donne e uomini sono influenzati in modo diverso dalle condizioni meteorologiche e dal clima e quindi necessitano di informazioni e servizi gender-sensitive».

Intervenendo alla presentazione dell’International Gender Champions Climate Impact Group, la Saulo  ha sottolineato che «Esiste un enorme potenziale non sfruttato per utilizzare il ruolo delle donne come leader climatici e sostenitrici della resilienza climatica e dello sviluppo sostenibile. Le donne sono molto efficaci nel mobilitare le comunità in caso di disastri. Sono in prima linea per portare avanti la ripresa. Le donne detengono inoltre conoscenze chiave nella gestione delle risorse naturali e sono attrici chiave nell’adattamento e nella mitigazione del clima».

L’International Gender Champions (IGC ) è stata costituita nel 2015 come rete di leadership per rendere l’uguaglianza di genere una realtà operativa. Ora comprende più di 320 Champions attivi e oltre 400 Alumni, che sono a capo di organizzazioni internazionali, missioni diplomatiche permanenti e organizzazioni della società civile.

Da quando è entrata in carica all’inizio di quest’anno la Saulo ha più volte ribadito una delle sue priorità è quella di promuovere una maggiore diversità all’interno della WMO, gantendo un’equa rappresentanza attraverso le linee di genere, regionali e culturali. Si impegna ad attuare la  WMO Gender policy che è stata aggiornata nel 2023.

All’evento International Gender Champions , ospitato dalla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, la segretaria generale della WMO ha evidenziato che «Le donne e le ragazze sono colpite in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici e dai disastri legati al clima. Inoltre, sappiamo che hanno meno accesso alle informazioni sul clima, agli allarmi tempestivi, ai servizi di consulenza agricola, alla tecnologia dei telefoni cellulari e al credito finanziario. Ad esempio, nello tsunami dell’Oceano Indiano del 2004 sono morte più donne che uomini perché avevano meno probabilità di saper nuotare e gli abiti lunghi ostacolavano i loro movimenti. Un caso di studio condotto in Senegal ha dimostrato che, mentre tutti gli agricoltori avevano bisogno di informazioni sull’inizio stagionale delle piogge, sulla durata della stagione delle piogge, ecc., le agricoltrici avevano bisogno anche di informazioni sulle previsioni del deficit delle precipitazioni e sulla cessazione anticipata delle piogge stagionali, poiché per loro potrebbe essere devastante dato che piantano i loro plots un mese dopo rispetto ai loro colleghi maschi».

Molti dei programmi della WMO Per rafforzare l’adattamento climatico cercano di affrontare gli ostacoli incontrati dalle donne e dalle comunità emarginate nell’accesso alle risorse e agli strumenti decisionali. Ad esempio, il Fiji Meteorological Service, in linea con la politica del governo, sta lavorando per integrare la dimensione di genere nella fornitura di sistemi di allarme rapido grazie al supporto di partner come i Climate Risk Early Warning Systems (CREWS).

La Saulo ha concluso: «Sono determinata a usare la mia voce come international gender champion per garantire che le considerazioni di genere siano integrate nelle politiche climatiche. Non abbiamo tempo da perdere. Ci troviamo all’intersezione tra disuguaglianza e cambiamento climatico e le nostre strategie devono riflettere l’urgenza dei tempi».

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  • What is the International Gender Champions initiative?