Il gap di genere nella transizione energetica
Quali disuguaglianze di genere devono essere affrontate per realizzare una transizione energetica giusta?
[22 Febbraio 2024]
Il nuovo report “Gender and Energy: The effects of the energy transition on women” pubblicato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea in collaborazione con l’Institute 75inQ, il centro olandese di esperti sulla diversità nella transizione energetica, è un invito a «Riconoscere le complesse connessioni tra genere, povertà energetica e transizione energetica più ampia e ad agire per affrontarle» e sottolinea l’importanza di «Politiche inclusive nel garantire l’impegno attivo e la rappresentanza delle donne nel settore energetico, non solo come clienti, ma anche come decisori e innovatrici».
Nel 2019 le donne rappresentavano in media il 32% della forza lavoro globale nel settore delle energie rinnovabili e il report sottolinea che «Dovrebbero avere più potere, non solo nel loro ruolo di consumatori, ma anche di produttori e responsabili politici. E’ necessario un impegno politico e manageriale per garantire pari partecipazione e rappresentanza delle donne nella transizione energetica».
Lo studio fa notare che «Molti dati rilevanti non vengono raccolti, riportati o monitorati in modo disaggregato per genere. Si tratta di un’occasione mancata per informare il processo decisionale e monitorare l’attuazione delle politiche. Sono necessari metodi efficaci di raccolta dati e monitoraggio per monitorare il successo delle attività di transizione energetica inclusive di genere, consentendo interventi informati e mirati a livello nazionale ed europeo».
Il rapporto evidenzia la necessità di abbattere i tradizionali compartimenti politici, fornendo una roadmap per un approccio più integrato e globale per affrontare le complesse cause della povertà energetica. Al JRC sono convinti che «I suoi risultati possono ispirare interventi politici e buone pratiche per ridurre la povertà energetica delle donne, aumentare la loro rappresentanza nel settore energetico e rafforzare la loro emancipazione complessiva nella transizione energetica. Ciò è essenziale per un European Green Deal che non lasci indietro nessuno».
Il report rileva che «Le donne sono spesso più esposte alla povertà energetica, spesso a causa dei livelli inferiori di reddito disponibile e della sovrarappresentazione nelle famiglie monoparentali. Di conseguenza, sono più esposte alle conseguenze della povertà energetica, compresi gli impatti sulla salute e l’esclusione sociale. Mitigare le disuguaglianze di genere nell’accesso ai servizi energetici e rompere i compartimenti stagni nella formulazione delle politiche sono cose fondamentali per una transizione energetica equa e inclusiva».