La Cgil chiede «una prospettiva occupazionale certa» per tutti i lavoratori dell’indotto
Geotermia, Larderello impianti avvia la cassa integrazione ma da Enel appalti in crescita
All’azienda di Pomarance lavori per 10 mln di euro dal 2020 a oggi, di cui il 40% nell’ultimo anno
[28 Febbraio 2024]
La storica società Lardello impianti con sede nel Comune di Pomarance, capitale mondiale della geotermia, ha «espresso la necessità di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria a causa di una importante contrazione degli ordini fino a maggio».
È quanto emerge da una nota firmata da Fiom-Cgil Pisa, Coordinatore Cgil Val di Cecina e Rsu, a valle di un incontro avuto con la direzione aziendale nei giorni scorsi.
La Lardello impianti, dove lavorano circa 40 dipendenti, ha come «principale committente Enel» ovvero il gestore delle centrali geotermoelettriche, che rappresentano la principale fonte di elettricità e calore rinnovabile della Toscana; in questo contesto, la Larderello impianti è da sempre attiva nei servizi di manutenzione.
A fronte delle difficoltà manifestate dall’azienda, i sindacati dichiarano che «da tempo perdura questo stato di difficoltà, dovuto ad un complessivo riassetto del sistema degli appalti in Enel, che sta generando ripercussioni gravi sull’indotto».
Da Enel green power (Egp) precisano però che «non vi è stato alcun riassetto ed anzi, nel caso della Larderello impianti, nell’ultimo quinquennio si registra una continuità di appalti che semmai nel tempo ha conosciuto un incremento».
Enel informa infatti che, tramite gara, ha aggiudicato alla Larderello impianti appalti da 10 mln di euro complessivi dal 2020 a oggi. Di questi, oltre il 40% è stato contrattualizzato nel 2023 e, nei primi due mesi del 2024, sono state pagate all’azienda relative fatture per più di 1 mln di euro.
Allargando il quadro d’osservazione, gli ultimi dati pubblicamente comunicati da Egp sull’indotto geotermico mostrano che nel triennio 2018-20 sono stati appaltati in media 42 mln di euro all’anno alle imprese dei territori geotermici, per manutenzione degli impianti e di realizzazione dei pozzi, mentre nel corso dei primi 10 mesi del 2022 Enel ha affidato attività per circa 100 milioni di euro, di cui oltre il 70% assegnate ad imprese toscane: si parla di ricadute per circa 80 mln di euro sull’indotto.
Per il prossimo futuro, un nuovo slancio è atteso dal piano d’investimenti sulla geotermia che la Regione Toscana ha chiesto di presentare (entro fine giugno) a Enel green power: in caso di valutazione positiva, la Regione potrebbe infatti prorogare fino a vent’anni le concessioni minerarie che sottendono la coltivazione geotermica, aprendo così a una nuova fase di sviluppo sostenibile per la Toscana.
«Crediamo che sia compito e responsabilità di tutti gli attori a partire dalla stessa azienda, dalla principale committente, dalle istituzioni locali e regionali – concludono i sindacati – provare a determinare delle sinergie in grado di dare una prospettiva occupazionale certa ai lavoratori della Larderello e di tutto l’indotto della zona, per preservare gli equilibri sociali su quel territorio».
Aggiornamento 1/3/24: Riportiamo di seguito la nota stampa pubblicata oggi da Larderello Impianti
L’azienda si è ritrovata oggetto dei recenti comunicati stampa diffusi da Fiom Cgil ed Enel green power, su cui sono doverose quantomeno alcune precisazioni per evitare informazioni fuorvianti.
La Larderello Impianti – si legge in una nota – non ha un problema strutturale legato all’assegnazione degli appalti da parte di a Enel green power, che attualmente rappresenta circa il 50% del suo volume d’affari, oppure dovuto alla mancanza di ordini dallo stesso concessionario e dalle altre committenze pubbliche e private. Abbiamo attivato lo strumento della Cigo – afferma la direzione aziendale – a causa di un disallineamento temporaneo tra ordini acquisiti e effettivo avvio delle attività. Tale situazione temporaneamente non permette all’azienda di impiegare con continuità tutto il personale. È una dinamica che non vogliamo desti allarmismi, in altre passate occasioni abbiamo attivato la Cigo e l’abbiamo poi realmente utilizzata poco o nulla tornando ad una regolare pianificazione del lavoro.
Lo strumento della Cigo nasce anche per sostenere aziende che hanno un temporaneo bisogno di riorganizzare la propria attività, anche in termini di pianificazione e tempi di avvio di nuovi cantieri. Anche stavolta la “Larderello Impianti” utilizzerà con grande moderazione l’ammortizzatore sociale; “siamo già a lavoro per organizzare l’apertura dei cantieri e tornare alla normalità come sempre con la collaborazione dei nostri lavoratori, del territorio e dei ai nostri clienti”.