Rinnovabili, in Italia 1,5 mln di prosumer connessi alle reti Enel: +360mila nel 2023
Armani: «Rappresentano player chiave verso un nuovo paradigma di generazione distribuita, scelgono l'elettrificazione per cucinare, per il riscaldamento, per ricaricare veicoli elettrici»
[5 Marzo 2024]
Per abbattere i costi della bolletta e tagliare al contempo le emissioni climalteranti, sempre più cittadini scelgono di dotarsi di un proprio impianto – tipicamente piccolo fotovoltaico – per produrre e consumare energia rinnovabile.
Solo nell’ultimo anno Enel grids, la divisione del gruppo Enel dedicata alla distribuzione dell’energia elettrica, ha registrato in Italia quasi mille nuove connessioni al giorno di produttori e prosumer alle sue reti.
Ovvero, nel 2023 sono state aggiunte circa 360mila connessioni (540mila a livello globale, +56% sul 2022), arrivando a un numero totale di circa 1,5 milioni di produttori e prosumer.
«Questi numeri da record – dichiara Gianni Vittorio Armani, direttore Enel grids e Innovability – evidenziano come la crescita della generazione rinnovabile nel mondo sia guidata non solo dalla produzione a livello industriale, ma anche da iniziative promosse dai clienti a livello locale che contribuiscono in modo significativo a ridurre il consumo di combustibili fossili e a generare elettricità a zero emissioni di CO2».
In Italia, le nuove connessioni di produttori e prosumer alle reti Enel grids hanno permesso la messa in esercizio di 4,7 GW di impianti rinnovabili.
Complessivamente, ad oggi Enel ha collegato circa 39 GW alle sue reti di distribuzione in Italia. La capacità connessa nel Paese lo scorso anno si è concentrata nelle regioni settentrionali con 2,6 GW, e con ulteriori 1,1 GW allacciati nelle regioni centrali. Le regioni meridionali e le isole hanno contribuito anch’esse in modo significativo, con 1 GW di nuova capacità.
Un trend incoraggiante, che troverà presto nuovo impulso grazie all’avvio degli incentivi per le Comunità energetiche rinnovabili (Cer).
«Molti prosumer – conclude Armani – installano anche delle batterie per rendere i propri consumi più flessibili e modulare domanda e offerta di energia. I prosumer, che rappresentano dei player chiave verso un nuovo paradigma di generazione distribuita, scelgono l’elettrificazione anche per cucinare e per il riscaldamento, oltre che per ricaricare i veicoli elettrici. Nel complesso, questa cultura dell’indipendenza energetica sta producendo un importante cambiamento nel ruolo delle reti di distribuzione dell’elettricità, che stanno diventando dei veri e propri elementi abilitanti per l’elettrificazione e la transizione energetica».
È necessario però ricordare che, da soli, i piccoli impianti rinnovabili non sono sufficienti – né rappresentano l’opzione più economica – per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica, per i quali è fondamentale anche l’apporto dei grandi impianti (utility-scale, superiori a 1 MW).