Delitti contro gli animali nel Codice penale, Legambiente: bene approvazione unanime in Commissione giustizia

Evitare che gli emendamenti Lega – Forza Italia svuotino le norme

[15 Marzo 2024]

Dopo gli allarmi lanciati da Lega Nazionale difesa del Cane – LNDC, Enpa e Lav contro gli emendamenti presentati da deputati di Lega e Fratelli d’Italia per vanificare l’inasprimento delle pene per chi commette reati a danno degli animali, interviene anche Legambiente: «Ben venga l’approvazione all’unanimità arrivata in questi giorni in Commissione Giustizia della Camera del testo base della proposta di legge in materia di delitti a danno degli animali, che vede come prima firmataria l’on. Michela Vittoria Brambilla. Si tratta di un importante passo avanti verso l’introduzione dei delitti contro gli animali nel Codice penale, che ancora mancano all’appello, per garantire attraverso la legge quella tutela prevista dall’art. 9 della Costituzione. Al tempo stesso è anche una risposta positiva a quanto prevede, per i reati contro la fauna e le specie protette, la direttiva sui crimini ambientali approvata dal Parlamento europeo lo scorso 27 febbraio».

Ma anche il Cigno Verde fa notare che «Nonostante la buona notizia, sono già iniziati, però, da parte della Lega e di alcuni deputati di Forza Italia i primi tentativi per depotenziare il Pdl in questione con diversi emendamenti. In particolare, la Lega chiede che le norme in vigore si applichino solo agli animali “da compagnia”, limitazione non prevista nemmeno dai Codici pre-unità d’Italia, e di cancellare l’inasprimento delle pene contro le uccisioni di animali (da 2 anni a 6 anni) e i maltrattamenti di animali (da 1 a 5 anni e con la multa)».

Come denuncia ogni anno il Rapporto Ecomafia di Legambiente, gli illeciti a danno degli animali sono sempre il secondo o terzo settore per illegalità e produce ingentissimi guadagni illegali grazie soprattutto al debolissimo quadro sanzionatorio. Rischio basso, crimini elevati. Nel 2022 in Italia i reati contro la fauna sono stati ben 6.481 illeciti penali (+4,3% rispetto al 2021) e 5.486 le persone denunciate (+7,6%).

Legambiente chiede che «Il Parlamento e il Governo non si facciano ingannare da queste richieste e tengano presente la forte, condivisa e diffusa richiesta dei cittadini di avere un’effettiva difesa degli animali non più procrastinabile. Legambiente vigilerà per evitare che la presentazione di emendamenti, invece di migliorare il testo di legge, sia utilizzata per svuotare le norme. Il voto unanime che è arrivato, insomma, non può essere una “furbata”».