La massiccia deforestazione nel Borneo distrugge l’habitat degli oranghi
Una rete di paradisi fiscali per distruggere un paradiso ambientale del Borneo indonesiano
[19 Marzo 2024]
Una coalizione di organizzazioni ambientaliste – Auriga Nusantara, Environmental Acition Network, Wood & Wayside Greenpeace Indonesia e Rainforest Action Network – ha pubblicato il rapporto “Deforestation Anonymous / Pembalak Anonim” che fa luce sull’allarmante recrudescenza della deforestazione nel Klimntan, il Borneo indonesiano, causata da PT Mayawana Persada, e sotolinea che «Le prove presentate nel rapporto documentano il più grande caso attuale di deforestazione tra tutte le compagnie di piantagioni di pasta di legno e palma da olio in Indonesia». PT Mayawana Persada ha abbattuto 11.805 ettari di foresta pluviale nel 2022 e 16.118 ettari nel 2023 all’interno della sua concessione di pasta di legno nella provincia del Kalimantan occidentale. In totale, negli ultimi tre anni (2021-2023), la copertura forestale naturale nella concessione di Mayawana è diminuita di 33.070 ettari, un’area equivalente al 45% delle dimensioni di Singapore. Alla fine del 2023, nella concessione rimanevano 55.625 ettari di foresta pluviale.
Il rapporto rivela che la deforestazione di Mayawana fa parte di un trend più ampio che vede le compagnie utilizzare strutture aziendali complesse che coinvolgono filiali segrete offshore per continuare ad abbattere le foreste tropicali. La deforestazione attuata da PT Mayawana Persada ha distrutto l’habitat degli oranghi del Borneo e di altre specie in via di estinzione e ha catalizzato un conflitto tra l’impresa e una comunità indigena Dayak.
Hilman Afif di Auriga Nusantara sottolinea che «Nella concessione di Mayawana rimangono oltre 55.000 ettari di foresta pluviale, il che la rende un banco di prova fondamentale per gli sforzi volti a controllare la deforestazione in Indonesia». Ma l’opaca struttura proprietaria della compagnia rende difficile sapere chi dovrebbe essere ritenuto responsabile delle sue attività distruttive: Mayawana è di proprietà di una catena di holding che porta ai paradisi fiscali delle Isole Vergini britanniche e di Samoa che non richiedono che i nomi degli azionisti siano divulgati pubblicamente e Arie Rompas di Greenpeace Indonesia fa notare che «Questa complessa struttura aziendale, in effetti, nasconde il/i proprietario/i effettivo/i finale/i della società e può proteggerlo/I dai rischi legali e reputazionali derivanti dalla distruzione di tratti così vasti di foresta tropicale».
Con una dichiarazione rilasciata da APRIL – e contenuta nel rapporto – il Gruppo RGE nega qualsiasi associazione con PT Mayawana Persada, ma il rapporto spiega che nel caso di Mayawana, «I documenti aziendali, i collegamenti alla gestione operativa e i collegamenti della catena di fornitura indicano che la società è correlata al Royal Golden Eagle Group (RGE). RGE è un produttore globale di pasta di legno, carta, imballaggi, tessuto, viscosa e olio di palma ed è il conglomerato madre di APRIL, Asia Symbol, Sateri, Apical e Asian Agri. Nel 2015, RGE – e molte delle sue filiali tra cui APRIL – hanno avviato una politica di “deforestazione zero” nella loro catena di fornitura. Tra gli acquirenti dei prodotti RGE ci sono alcuni dei più grandi marchi di moda, produttori di beni di consumo e rivenditori di massa del mondo, molti dei quali dichiarano ai clienti di non causare la distruzione della foresta pluviale o danneggiare le comunità. Queste affermazioni sulla sostenibilità sono ora messe in discussione a causa della continua deforestazione di Mayawana nel Borneo».
Più della metà della foresta distrutta dal 2020 nella concessione di Mayawana si trovava in torbiere ricche di carbonio e nel 2023 la percentuale di deforestazione nelle aree torbiere è salita a oltre l’80%. Lo sviluppo di torbiere per piantagioni di pasta di legno industriale rilascia enormi quantità di CO2 e metano. Questa forma di cambiamento nell’uso del suolo contribuisce in modo determinante alle emissioni di gas serra e rende questi territori vulnerabili agli incendi catastrofici.
Le organizzazioni che hanno pubblicato il rapporto chiedono a PT Mayawana Persada di «Fermare immediatamente la deforestazione e la conversione delle torbiere all’interno della sua concessione, di risolvere i suoi conflitti con le comunità locali e di rivelare i nomi dei suoi proprietari effettivi. La deforestazione di Mayawana rende insostenibile lo sforzo durato anni del Forest Stewardship Council (FSC) di impegnarsi nuovamente con APRIL, la holding del gruppo RGE per le sue attività di produzione di pasta di legno e carta in Indonesia, dopo che è stata dissociata dall’organizzazione dieci anni fa per pratiche forestali distruttive». Le associazioni ambientaliste chiedono all’FSC di «Sospendere il processo di “rimedio” affinché APRIL possa rientrare nello schema di certificazione di sostenibilità, almeno fino a quando la deforestazione di Mayawana non si fermerà e l’impresa non risolverà i suoi conflitti con le comunità in modo equo e in maniera responsabile».