Caldo record in Australia: dagli alberi cadono volpi volanti (FOTO)
[10 Gennaio 2014]
Mentre gli eco-scettici gridano alla fine della “bufala” del global warming perché gli Usa centro-orientali e il sud del Canada stanno sperimentando temperature polari freddissime, l’Australia e buona parte del Sud America stanno soffocando per un caldo record mai visto.
L’Australia Bat Clinic a Brisbane e in tutta la Gold Coast, nel Queensland, sta raccogliendo le volpi volanti che, stremate da caldo, siccità e fame, cascano dagli alberi ai quali sono solitamente appese a testa in giù. Le associazioni che difendono gli animali raccolgono i pipistrelli superstiti e li reidratano e li cibano, in attesa che passi il caldo estremo e ritorni la pioggia. Nell’Outback australiano i canguri crollano a terra e l’erba dei giardini è marrone. In Argentina i piraña del Paraná impazziti per il caldo attaccano i bagnanti. In Brasile non va meglio: il caldo ha raggiunto i 49 gradi e allo zoo di Rio de Janeiro stanno dando ghiaccioli agli animali per aiutarli a combattere il caldo.
L’ondata di caldo in Australia sta avendo un impatto micidiale sulla fauna selvatica. A Winton, un posto famoso per essere uno dei punti più caldi del Queensland e perché è lì che è stata scritta la canzone “Waltzing Matilda“, l’inno non ufficiale dell’Australia, il territorio riarso è disseminato di carcasse di pappagalli, canguri ed emù. A Dayboro sono state trovate 1.500 carcasse di volpi volanti in un terreno di soli 1,5 ettari. Tom Upton, chief executive del Winton Shire Council spiega all’Associated Press che «Questo ha molto a che fare sia con l’estesa siccità che con l’ondata di caldo».
Louise Saunders, presidente di Queensland Bat Conservation and Rescue, è molto preoccupata: «Almeno 50.000 pipistrelli sono stati uccisi dal calore nel sud-est dello Stato. I Pipistrelli stressati dal caldo, tra i quali le volpi volanti nere e le piccole volpi volanti rosse e le volpi volanti dalla testa grigia in via di estinzione, si aggrappano agli alberi e si urinano addosso nel tentativo di ridurre la temperatura corporea. Quando soccombono, cadono subito a mucchi alla base degli alberi. Ce ne possono essere 250 o più, è come se gocciolasse cioccolato, tutti stanno morendo alla base degli alberi. E’ un enorme preoccupazione per quanto riguarda il benessere degli animali».
Molte colonie di pipistrelli si sono spostate verso l’interno, nel tentativo di sfuggire alle alte temperature, ma quelle più vicine alla costa se la sono cavata meglio. «Quando si superano appena i 43 gradi cadono – dice la Saunders – Stiamo raccogliendo quelli ancora in grado di farcela, per gli altri che non ce la fanno ad affrontare tutto questo facciamo semplicemente ed umanamente l’eutanasia».
Le autorità locali hanno avvertito i genitori di tenere i figli lontani dai cadaveri dei pipistrelli e delle volpi volanti che possono trasmettere il lyssavirus, che causa la paralisi o addirittura la morte, o il virus Hendra.
In alcune aree della poco popolata regione di Pilbara, nella costa nord-occidentale dell’Australia, le temperature sono vicine ai 50 gradi Celsius e il 9 gennaio a Oodnadatta, nello Stato del South Australia, si è registrato il record di 50,7 gradi, superando il precedente del 1960.
Chi vive nell’Outback ad Emu Creek, nel Pilbara, una zona remota non allacciata alla rete elettrica, dove l’8 gennaio sono stati registrati 50 gradi, vive attaccato ai ventilatori o tiene accesi di continuo i condizionatori e il consumo di carburante dei generatori che forniscono elettricità alle fattorie isolate è salito alle stelle. A Emu Creek non basta l’irrigazione continua a salvare orti e giardini, ma è diventata più facile la caccia ai canguri (La carne di canguro in Australia è venduta ai consumatori), durante la notte si riuniscono in branchi intorno ai pozzi che forniscono l’acqua per il bestiame ed i cacciatori li aspettano con una birra ghiacciata in mano per abbatterli senza problemi.
La colpa sembra sia del ritardo dell’arrivo monsone nel nord dell’Australia, che ha un effetto di raffreddamento, ma Karly Braganza, responsabile del monitoraggio del clima del Bureau of Meteorology dell’Australia, ha detto che «Anche Il global warming sta giocando un ruolo. Finora, l’ondata di caldo di quest’anno, iniziata intorno a Natale, che si è spostata in senso antiorario in tutto il Nord dell’Australia, non è così ampia o prolungata come l’anno scorso. Ma probabilmente continuerà e muoversi verso lo Stato del South Australia. Certamente guardando le previsioni per la prossima settimana, si capisce che il caldo è destinata a continuare».
Dal 27 dicembre, in 34 siti di tutta l’Australia sono stati toccati record di caldo, soprattutto nel Queensland e New South Wales. Nella città mineraria di Narrabi, nel New South Wales, le temperature sono arrivate a 47,8 gradi, superando il precedente record di ben 3,6 gradi. Mentre negli Usa e in Italia si dice davanti alle immagini della televisione che il freddo marziano smentisce il global warming, in Australia si fanno i conti con le conseguenze dell’anno anno più caldo mai registrato: il 2013 ha battuto il precedente anno record del 2005, con temperature medie 1,2 gradi al di sopra della media 1961-1990.