Università: le 16 raccomandazioni per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento nell’Ue
[18 Giugno 2013]
Oggi il gruppo di alto livello per la modernizzazione dell’istruzione superiore ha pubblicato la sua prima relazione sul miglioramento della qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento nelle università. Il gruppo, presieduto dall’ex presidente irlandese Mary McAleese e del quale fa parte anche l’italiano Alessandro Schiesaro, professore di letteratura latina e direttore della scuola di studi avanzati presso l’università La Sapienza di Roma, esprime 16 “Raccomandazioni per migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento”.
Nella sua relazione il gruppo di alto livello ha mappato i percorsi per migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento e sottolinea che: «Tenendo presenti i diversi punti di partenza delle istituzioni d’istruzione superiore e dei paesi abbiamo tentato di offrire un’ampia gamma di strumenti ed esempi pratici per mostrare come approcci diversi, e spesso non particolarmente complessi, possono dimostrarsi validi. Per ritornare al punto di partenza: insegnare è importante. Insegnare è altrettanto importante quanto fare ricerca. Dobbiamo porre al centro dell’attenzione la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento». Per questo gli 8 esperti raccomandano:
Raccomandazione 1. Le autorità pubbliche responsabili dell’istruzione superiore dovrebbero assicurare che esista un quadro sostenibile e adeguatamente finanziato per sostenere gli sforzi dell’istruzione superiore finalizzati a migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Raccomandazione 2. Ciascuna istituzione dovrebbe sviluppare e attuare una strategia per il sostegno e il miglioramento continuativo della qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento consacrando a tale compito le necessarie risorse umane e finanziarie, integrando tale priorità nella propria missione d’insieme ed attribuendo all’insegnamento la debita parità con la ricerca.
Raccomandazione 3. Le istituzioni d’istruzione superiore dovrebbero incoraggiare e prendere in conto il feed-back degli studenti in modo da poter rilevare tempestivamente i problemi che sorgono nel contesto dell’insegnamento e dell’apprendimento e da poter apportare miglioramenti in modo più celere ed efficace.
Raccomandazione 4. Entro il 2020 tutto il personale docente delle istituzioni d’istruzione superiore dovrebbe aver ricevuto una formazione pedagogica certificata. L’istruzione professionale continua degli insegnanti dovrebbe diventare la norma per i docenti dell’istruzione superiore.
Raccomandazione 5. Le decisioni in materia di assunzione, progressione della carriera e promozione del personale accademico dovrebbero tener conto della valutazione delle competenze didattiche oltre che di altri fattori.
Raccomandazione 6. I responsabili delle istituzioni dovrebbero riconoscere e compensare (ad esempio con borse o premi) i docenti dell’istruzione superiore che recano un contributo significativo al miglioramento della qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, attraverso la loro pratica didattica o la ricerca da essi condotta nell’ambito dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Raccomandazione 7. I curricoli dovrebbero essere sviluppati e monitorati in un clima di dialogo e di partenariato tra il personale docente, gli studenti, i laureati e gli attori del mercato del lavoro attingendo alle nuove metodologie d’insegnamento e di apprendimento, in modo da far sì che gli studenti acquisiscano le opportune competenze atte ad accrescere la loro occupabilità.
Raccomandazione 8. Le prestazioni degli studenti nelle attività formative dovrebbero essere valutate sulla base di risultati di apprendimento chiari e concordati, sviluppati in partenariato da tutti i membri dei dipartimenti coinvolti nell’erogazione delle attività.
Raccomandazione 9. Le istituzioni d’istruzione superiore e i decisori politici nazionali, in collaborazione con gli studenti, dovrebbero porre in atto sistemi di consulenza, orientamento, tutoraggio e follow-up per aiutare gli studenti ad accedere all’istruzione superiore ed accompagnarli alla laurea ed oltre.
Raccomandazione 10. Le istituzioni d’istruzione superiore dovrebbero introdurre e promuovere approcci intra, trans e interdisciplinari all’insegnamento, all’apprendimento e alla valutazione, aiutando gli studenti a sviluppare ampi orizzonti cognitivi e mentalità imprenditoriali e innovative.
Raccomandazione 11. Le istituzioni d’istruzione superiore, incoraggiate dalle amministrazioni pubbliche e dall’UE, dovrebbero sostenere i loro docenti affinché sviluppino le abilità per l’insegnamento online ed altre forme d’insegnamento e di apprendimento rese possibili dell’era digitale e dovrebbero valorizzare le opportunità offerte dalla tecnologia per migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Raccomandazione 12. Le istituzioni d’istruzione superiore dovrebbero sviluppare e attuare strategie olistiche di internazionalizzazione quale parte integrante della loro missione e delle loro funzioni d’insieme. L’accresciuta mobilità degli studenti e del personale, la dimensione internazionale dei curricoli, l’esperienza internazionale del corpo docente, unitamente ad una sufficiente padronanza dell’inglese e di una seconda lingua e di competenze interculturali, l’erogazione transnazionale di corsi e di diplomi e le alleanze internazionali dovrebbero diventare componenti indispensabili dell’istruzione superiore in Europa e fuori di essa.
Raccomandazione 13. L’Unione europea dovrebbe promuovere l’attuazione di queste raccomandazioni, in particolare incoraggiando: metodologie d’insegnamento e di apprendimento e approcci pedagogici innovativi; i metodi di orientamento, consulenza e accompagnamento; una migliore concezione dei programmi che tenga conto delle ricerche più recenti nel campo dell’apprendimento umano;la professionalizzazione e lo sviluppo degli insegnanti, dei formatori e del personale; la mobilità e gli scambi di personale accademico per incarichi d’insegnamento di lunga durata; e la raccolta sistematica e regolare di dati sulle questioni attinenti alla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Raccomandazione 14. L’Unione europea dovrebbe incoraggiare la creazione di un’accademia europea dell’insegnamento e dell’apprendimento sotto l’egida degli stakeholder e ispirata alle buone pratiche evocate nella presente relazione.
Raccomandazione 15.I ricercatori che hanno ricevuto il sostegno delle azioni Marie Skłodowska-Curie e che intendono intraprendere una carriera accademica dovrebbero avere l’opportunità di acquisire qualifiche professionali nell’ambito della didattica e di essere sostenuti nelle attività didattiche nel corso della loro attività di ricerca.
Raccomandazione 16. Gli Stati membri, in collaborazione con le regioni, sono incoraggiati a dare priorità, nei loro accordi di partenariato nell’ambito dei Fondi strutturali, a iniziative volte a sostenere lo sviluppo delle competenze pedagogiche, alla concezione e attuazione di programmi rispondenti ai bisogni della società e del mercato del lavoro e al rafforzamento di partenariati tra l’istruzione superiore, le imprese e la ricerca.
Il gruppo, istituito nel settembre 2012 Androulla Vassiliou, commissaria Ue all’Istruzione, cultura, multilinguismo e la gioventù, ha condotto ampie consultazioni con gli stakeholder, ed ora la Vassiliou sottolinea: «Quando ho costituito il gruppo il mio obiettivo era incoraggiare il nascere di nuove idee. Le sue raccomandazioni sono tempestive, pratiche e non richiedono necessariamente che si spenda molto di più. La qualità dell’insegnamento nella nostra istruzione superiore e nei sistemi di formazione è essenziale per assicurare che gli studenti siano dotati della giusta miscela di competenze necessarie per il loro futuro sviluppo personale e professionale. La Commissione farà quanto in suo potere per sostenere l’implementazione di queste raccomandazioni».
Il gruppo di esperti ha riscontrato che molti istituti di istruzione superiore pongono troppo l’accento sulla ricerca piuttosto che sull’insegnamento, anche se questi sono entrambi aspetti centrali dell’istruzione superiore. «Questo stato di cose deve essere riequilibrato – ha detto la Vassiliou – Il ruolo dell’insegnamento all’atto di definire il merito accademico deve ricevere maggior rilievo e riconoscimento, soprattutto in termini di carriera. Sono assolutamente favorevole alla proposta per cui al personale docente dell’istruzione superiore venga insegnato ad insegnare».
La presidente McAleese ha concluso: «La qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento è legata alla disponibilità di persone e istituzioni che svolgono con dedizione i loro compiti, supportate da politiche che pongono in primo piano l’insegnamento e l’apprendimento. Il personale docente dell’istruzione superiore deve ricevere la formazione e il sostegno di cui ha bisogno per fare un lavoro di prim’ordine. La nostra relazione indica in che modo lo si può fare».