Presentato il progetto per la realizzazione del nuovo impianto di biodigestione di Podere Rota
[13 Febbraio 2014]
Mercoledì 5 febbraio a Terranuova Bracciolini SEI Toscana ha presentato il progetto per la realizzazione del nuovo impianto di biodigestione anaerobica previsto nell’area di Podere Rota. All’assemblea pubblica, che si è svolta nella sala consiliare del Comune, introdotta dal sindaco Mauro Amerighi, erano presenti il presidente e l’amministratore delegato di SEI Toscana, Fabrizio Vigni e Eros Organni, e i tecnici incaricati dall’azienda di redigere il progetto e il relativo Studio di Impatto Ambientale.
Il progetto del biodigestore anaerobico rientra nel piano interprovinciale dei rifiuti e nell’ambito della gara bandita dall’Ato Toscana Sud che SEI Toscana si è aggiudicata divenendo il gestore unico dell’area vasta che comprende le tre province di Arezzo, Siena e Grosseto. «L’impianto di biodigestione anaerobica che oggi viene presentato – ha detto il presidente di SEI Toscana, Fabrizio Vigni – è funzionale alla gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e permette di ottimizzare il riciclo di materia e il recupero di energia. Rientra dunque a pieno titolo nell’alveo della gerarchia europea della gestione dei rifiuti che indica al primo posto la prevenzione, poi il riciclo e quindi il recupero di energia, marginalizzando il ricorso allo smaltimento in discarica. Gerarchia che rappresenta il quadro di riferimento all’interno del quale vuole operare SEI Toscana». L’impianto previsto a Podere Rota permetterà infatti di avviare a riciclo 30.000 tonnellate l’anno di frazione organica proveniente da raccolta differenziata prodotte all’interno dell’Ato Toscana Sud, con la produzione di un biodigestato che sarà raffinato per ottenere compost di qualità e biogas che potrà essere recuperato per creare energia e calore. Con la presentazione pubblica dello scorso 5 febbraio si è dunque avviato l’iter per la Valutazione d’impatto ambientale (Via), ci saranno adesso sessanta giorni di tempo da parte dei portatori d’interesse per inviare le osservazioni all’amministrazione provinciale di Arezzo, ente che dovrà rilasciare le conseguenti autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto.