Da La grande bellezza al grande parcheggio: interrogazione al ministro dopo le ruspe sul set [VIDEO]
[5 Marzo 2014]
Palazzo Spada, a Roma, ospita un meraviglioso giardino seicentesco, in piazza Capo di Ferro, recentemente tornato alla ribalta della cronaca per aver ospitato il cast del film pluripremiato e premio Oscar 2014 “La Grande Bellezza”: lì, il regista Paolo Sorrentino ha girato alcune tra le più intense scene della pellicola. Oggi, in quello stesso scorcio di antica bellezza, sono in corso lavori di eradicamento e movimentazione del relativo sottosuolo per la creazione di un parcheggio sotterraneo e alcuni locali di servizio da rendere disponibili al Consiglio di Stato, e alcune fontane che sopravvivono da circa 400 anni sono in corso di smantellamento per far posto alle ruspe.
Non tutti sono rimasti a guardare questo nuovo scempio urbanistico. Appresa la notizia da alcune agenzie di stampa locale e nazionale, dai maggiori canali di social media e da un articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano online del 25 febbraio 2014, il presidente della commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci, insieme alla collega Bonaccorsi ha preso carta e penna e presentato un’interrogazione al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, chiedendo rassicurazioni sui lavori in corso. Le perplessità, infatti, sono molto forti, e la mancanza sul posto di cartelli informativi sulla natura del cantiere come informazione per i tanti turisti, oltreché a tutela della sicurezza sul lavoro, certo non rassicurano.
Realacci e Bonaccorsi chiedono dunque «se il Ministero per i Beni e le Attività Culturali sia a conoscenza della questione. Se egli intenda chiarire agli interroganti se i lavori di realizzazione di locali e parcheggi interrati ad uso del Consiglio di Stato siano necessari e se questi siano provvisti della dovuta autorizzazione da parte della competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il comune di Roma Capitale e del Lazio e con quali prescrizioni a tutela del giardino e dell’intero palazzo Spada. Se sia poi prevista, a chiusura del cantiere, la ricostruzione del giardino come era e dove era e il ragionevole smantellamento del parcheggio di servizio al Consiglio di Stato collocato nell’antistante piazza Capo di Ferro, che peraltro visibilmente interrompe la visione della facciata di Palazzo Spada e del Ninfeo delle Mammelle, proseguio della scena artistica seicentesca della detta piazza.
Da ultimo, se il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, per quanto di competenza e per tramite degli uffici territoriali del detto discatero, non ritenga utile promuovere con il Comune di Roma Capitale un tavolo tecnico al fine di implementare fattivamente un progetto organico per la salvaguardia dal degrado, dall’incuria, dalla criminalità organizzata il centro storico di Roma, già patrimonio UNESCO, rivalorizzandolo, stante il continuo peggioramento delle sue condizioni di vivibilità e il calo turistico che subisce».