Parte la petizione per istituire un’Autorità mondiale dell’acqua
[21 Marzo 2014]
Una petizione sulla rete, rivolta al Governo italiano e agli organizzatori di Expo 2015 perché si facciano promotori dell’Istituzione di un’Autorità mondiale dell’acqua. L’iniziativa è stata illustrata oggi in un incontro con la stampa a Milano da Umberto Ambrosoli e Fiorello Cortiana di Green Italia.
«La giornata mondiale dell’acqua – dichiara Umberto Ambrosoli – ci invita a riflettere su quanto ancora ci sia da fare perché questa risorsa importantissima sia gestita in modo corretto. Romano Prodi, inviato dell’Onu per i problemi delle aree desertiche del Sahel, ha detto che finché non ci sarà un’autorità mondiale l’acqua sarà una grande fonte di tensione per la storia futura. Il tema dell’acqua è molto importante anche su scala locale. Anche in Lombardia, nella nostra regione, si potrebbe fare molto di più per ridurre gli sprechi e gestire meglio le risorse idriche. Lo stesso Prodi lanciò l’idea che in occasione di Expo 2015 l’Italia potesse farsi promotrice dell’istituzione di un’Autorità mondiale per gestire l’acqua in tutti i suoi aspetti: giuridici, militari, di irrigazione e tecnologici. Una proposta che oggi Green Italia rilancia con una petizione e una campagna di raccolta firme on line. Aderiamo volentieri a questa iniziativa, che riproporremo anche al Consiglio regionale della Lombardia, perché ci sembra un modo nobile per riprendere la grande tradizione di Milano, città delle acque, dei navigli, di Leonardo da Vinci e oggi sede di atenei, come il Politecnico e la Facoltà di Agraria, dove si fa ricerca ad altissimo livello su questi temi».
«È un’occasione per Milano e la Lombardia – ribadisce Fiorello Cortiana di Green Italia – per dare il meglio di sé all’Expo, al di là dell’immagine negativa che emerge dalle inchieste giudiziarie di queste ore. Riprendere l’idea di Romano Prodi di un’Autorità mondiale per l’acqua, insieme a Umberto Ambrosoli e al Patto Civico, in una grande campagna di raccolta firme significa dare un contributo significativo per soluzioni pacifiche di conflitti presenti e futuri, per una buona gestione del territorio, in un paese in cui il dissesto idrogeologico è ormai un’emergenza, per un impiego delle nuove tecnologie a favore di un ambiente più sano e pulito. È il modo di intendere la buona politica che caratterizza Green Italia, fondato sulla partecipazione dei cittadini e sulla consapevolezza diffusa del valore dei beni comuni».
Clicca qui per firmare la petizione: http://goo.gl/aL2v2U
di Green Italia