Avvistato vicino a una spiaggia Joan of Shark, lo squalo bianco gigante
Con una spettacolare operazione chirurgica è stato impiantato nell’animale un tag elettronico
[16 Aprile 2014]
È lungo 16 piedi, si stima pesi oltre 1,6 tonnellate, ha circa 30 anni ed è una femmina: è il ritratto di Joan of Shark, lo squalo più grande mai etichettato elettronicamente in Australia, e sta fortemente preoccupando le autorità e i bagnanti nel sudovest del Paese.
Il gigantesco squalo è stato individuato al largo di Albany, di fronte alla spiaggia di Middleton, cui si era avvicinato inoltrandosi in acque basse, probabilmente per inseguire un cucciolo di balena, poi morta sulla riva.
La carcassa dell’animale è stata rimossa, ma lo squalo non ha abbandonato l’area, e la spiaggia è stata chiusa dalle autorità. Mark Kleeman, un portavoce del Dipartimento della Pesca australiano, ha poi spiegato che lo squalo è stato etichettato elettronicamente (per la seconda volta) in modo da riuscire a tenere traccia dei suoi spostamenti.
La procedura per completare il tagging – immortalata nella foto che riproponiamo di fianco – è altamente spettacolare e potenzialmente pericolosa data la natura e le dimensioni dell’animale. «In quella foto – spiega Kleeman – lo squalo è a testa in giù, il che induce nell’animale uno stato chiamato immobilità tonica. In un certo senso, è come se lo squalo si fosse addormentato, il che ha permesso ai nostri funzionari tecnici di fare un piccolo intervento chirurgico e impiantare un tag elettronico all’interno della cavità intestinale dello squalo».
L’operazione è perfettamente riuscita, e dopo essere tornato in posizione normale, lo squalo «è come tornato istantaneamente alla vita, ed è nuotato via molto velocemente».
«Per i prossimi dieci anni, saremo in grado di mantenere una traccia dei suoi movimenti – afferma Kleeman – il che sta per aprirci un nuovo mondo. Avremo una migliore comprensione dei movimenti su larga scala degli squali bianchi».