E.on, male il primo trimestre del 2014 ma volano le rinnovabili
[13 Maggio 2014]
Il margine operativo lordo di E.on ha registrato una flessione nel 2014 del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica lo stesso colosso dell’energia che spiega: a causa di un persistente difficile contesto di mercato e regolatorio e sulla scia delle dismissioni effettuate, l’EBITDA ha registrato una flessione del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a €3,2 miliardi, mentre l’utile netto sottostante è sceso del 13% a €1,2 miliardi. Il cash flow operativo, invece, ha registrato una crescita pari a €1 miliardo, salendo a €2,6 miliardi, soprattutto grazie ai positivi sviluppi del capitale circolante. E.ON conferma le stime per l’esercizio 2014, con un EBITDA tra €8 e €8,6 miliardi e un utile netto sottostante tra €1,5 e €1,9 miliardi.
Il CFO di E.ON Klaus Schäfer ha dichiarato: «E.ON prosegue il percorso intrapreso in un periodo non favorevole. Stiamo riducendo il nostro debito e i nostri costi, senza trascurare gli investimenti sul nostro futuro». Nel primo trimestre 2014 E.ON ha ridotto il proprio indebitamento netto di oltre €1 miliardo. Come pianificato, il Gruppo sta riducendo i propri costi controllabili – quest’anno scesi di ulteriori €300 milioni. «Questo ci dà la flessibilità per pianificare investimenti mirati nelle attività in crescita come l’energia eolica e solare», ha puntualizzato Schäfer. Il segmento delle Rinnovabili ha registrato profitti per quasi €600 milioni nel primo trimestre, il 20% in più dello stesso periodo dell’anno precedente.
E.ON sta ampliando ulteriormente la quota di rinnovabili nel proprio portafoglio di generazione: nel 2015 sarà completato il parco eolico offshore Amrumbank West, nel Mare del Nord, che avrà una capacità di 288 MW, sufficiente a fornire energia elettrica fino a 300.000 nuclei domestici. A inizio anno E.ON ha lanciato Next Generation, un progetto finalizzato a combinare le attività di generazione da fonti rinnovabili e convenzionali in un unico segmento, con un organizzazione più snella in cui saranno sviluppate insieme tutte le tecnologie, in modo efficiente.