Anche Papa Francesco contro la fabbrica di semi Ogm della Monsanto [FOTOGALLERY]
«La questione dell’ambiente è uno dei temi che preoccupano il Pontefice»
[14 Maggio 2014]
L’Asamblea Malvinas Lucha por la Vida e Madres del Barrio Ituzaingó Anexo di Malvinas Argentinas, un piccolo centro della provincia argentina di Córdoba, hanno portato la lotta contro un mega-impianto di semi Ogm della Monsanto fino al Congreso nacional dell’Argentina e in Vaticano, retto dall’argentino Papa Francesco. Un gruppo de deputati dei partiti della colazione di centro-sinistra (Frente Amplio Unen ed Unidad Popular) e della sinistra radicale (Partido Obrero e Movimiento de Trabajadores Socialistas) hanno ascoltato le testimonianze dei cittadini che accusano il governo nazionale di Cristina Kirchner e quelli locali di «negoziare con la multinazionale della morte» e si sono impegnati a contrastare la Ley de Semillas appoggiata dalla Monsanto.
I cittadini di Malvinas Argentinas hanno raccontato la repressione avvenuta quando hanno deciso di accamparsi di fronte all’impianto in costruzione della Monsanto ed hanno presentato uno studio della facoltà di farmacia e biochimica dell’universidad de Buenos Aires – Uba, che ha riscontrato alte concentrazioni di pesticidi Aldrin, Dieldrin, DDT e Beta HCH su 7 campioni di sangue su 10 prelevati a chi vive a Malvinas Argentinas.
I manifestanti sono stati accompagnati in parlamento da alcuni rappresentanti delle Madres de Plaza de Mayo e di altre Ong argentine che si occupano di diritti umani ed una delle organizzatrici del blitz a Buenos Aires, e l’ambientalista di Malvinas Argentinas, Nora Cortiñas, ha detto ai parlamentari: «Abbiamo una popolazione sanitariamente fragile e ci chiedono di installare un impianto della Monsanto a meno di 1 Km dalle nostre case. Monsanto è una società che ha mentito, mente e mentirà. Il gigante dell’alimentare Ogm approfitta dei governi «che sono permeabili al denaro, al potere e all’avidità. Quando Monsanto arriva sulla nostra terra, la condizione per raggiungimento dei suoi obiettivi sono i governi corrotti».
Antonio Riestra, un deputato del Bloque de Unidad Popular, ha detto che «vendendo il mais in America Latina, la Monsanto agisce come fece Colombo alla sua epoca con l’olio di serpente. Fanno come con gli specchietti e le perline che Cristoforo Colombo ha dato gli indiani in cambio della loro ricchezza quando è venuto in America Latina».
All’incontro erano presenti anche amministratori della Ciudad de Buenos Aires, come Gustavo Vera, un noto esponente della lotta contro la tratta di esseri umani che con la sua Ong La Alameda ha stretto rapporti con Papa Francesco da quando Bergoglio era vescovo di Buenos Aires. E Vera ha sorpreso tutti mostrando la foto scattata il 5 maggio scorso a Roma nella residenza del Papa, con il Pontefice in posa con una maglietta dell’associazione anti-Monsanto, che poi Francesco ha autografato. Vera ha regalato la maglietta ai manifestanti anti-Ogm di Malvinas Argentinas.
Un appoggio che in Argentina rischia di fare la differenza, e che è stato un motivo in più perché i deputati nazionali di centro-sinistra e di sinistra sottoscrivessero un progetto di risoluzione per appoggiare la lotta contro il gigante degli Ogm e dei pesticidi presentata da Antonio Riestra (Unidad Popular) ma appoggiata solo da un eletto nella provincia di Córdoba, Graciela Villata del Frente Cívico.
La foto di Papa Bergoglio ha però avuto effetto anche sul governo, visto che la Defensoría del Pueblo ha annunciato che il ministero della Salute sta prendendo in considerazione la necessità di realizzare un ampio studio di base a Malvinas Argentinas per determinare l’attuale stato di salute della popolazione, prima che il governo provinciale dia il via libera all’attività della mega-fabbrica di sementi Ogm della Monsanto. Ma anche se questa nuova indagine deve far parte integrante dello studio di impatto ambientale che la Monsanto deve ancora presentare, la Defensoría del Pueblo ha ricordato che il potere di approvarlo spetta al governo provinciale che sembra avere strettissimi rapporti con il gigante del transgenico.
Tornando all’incontro in Vaticano tra Vera e Papa Francesco, l’attivista e politico argentino circa 3 mesi fa è stato inserito dal papa in un gruppo di lavoro che si occupa della lotta contro la tratta degli esseri umani, ma i due nel loro recente incontro hanno discusso anche di problemi ambientali e Vera ha sottolineato che «la questione dell’ambiente è uno dei temi che preoccupano il papa».
La Alameda ha due consiglieri nel parlamento metropolitano di Buenos Aires, uno dei quali è Vera Pablo Bergel, un sociologo ambientalista che appoggia la lotta dei cittadini di Malvinas Argentinas contro la realizzazione della fabbrica di semi di mais Ogm della Monsanto.
L’appoggio del Papa è una benedizione per chi in questi ultimi due anni ha dovuto subire repressione, intimidazioni e violenze per la sua opposizione all’impianto della Mosanto. Per questo quelli di Alameda, «preoccupati di fronte ad un conflitto che non cessa», hanno deciso di «mettersi a disposizione, ascoltare e fare il possibile perché siano garantiti la sicurezza fisica ed il diritto a manifestare pacificamente. Per il diritto alla vita e ad un ambiente sano. Contro la criminalizzazione della protesta». E il Papa ci ha messo la faccia e la firma.