Legambiente: «Decisione scellerata. Correggere norma che favorisce a abusi e speculazioni»
Decreto Casa: via libera a strutture senza permessi in campeggi e stabilimenti balneari
Ma Realacci ci mette una pezza con un Odg approvato alla Commissione ambiente della Camera
[20 Maggio 2014]
Sembra che in Italia quando si parla di casa non si riesca a separare l’emergenza abitativa dalla voglia di continuare a far costruire come e peggio di prima. L’ultimo allarme arriva ancora una volta da Legambiente, che commenta il cosiddetto Decreto Casa: «Con l’approvazione dell’emendamento presentato dai senatori del Pd Collina, Marcucci, Granaiola, Morgoni potranno essere realizzate case in legno, bungalow, depositi, magazzini senza alcun permesso in strutture ricettive all’aperto, quali campeggi e stabilimenti. La norma, introdotta nel Decreto Casa che oggi verrà definitivamente approvato con la fiducia, modifica le attività sottoposte a permesso di costruire».
Secondo gli ambientalisti, «questa norma apre la strada a una deregulation completa con un ampissima gamma di interventi turistici, abitativi, per servizi, che potranno essere realizzati in aree di pregio ambientale e determinare anche un grande impatto sull’offerta turistica, senza regole e controlli».
Il Cigno Verde sottolinea «come la norma sia profondamente sbagliata perché non affronta un problema di semplificazione reale che riguarderebbe camper o caravan, ma apre le porte a interventi di portata ben più ampia per ricettività permanente e per strutture abitative, magazzini, depositi che possono diventare abusi edilizi laddove non vi siano norme regionali che esplicitamente negano questi interventi».
Legambiente conclude con un appello al premier Renzi. «Chiediamo al Governo di intervenire subito per stralciare questa modifica alla normativa e di presentare una proposta organica che riguardi i campeggi e le strutture all’aperto».
Ad accogliere l’appello di Legambiente è stato il suo ex presidente, Ermete Realacci, attualmente presidente Pd della commissione Ambiente della Camera, che in una nota spiega: «Accolto oggi alla Camera un Ordine del giorno al Dl Casa di cui sono primo firmatario, sottoscritto da tutti i colleghi del Pd in Commissione Ambiente, che impegna il Governo a rivedere le norme su case mobili e cosiddetti ‘manufatti leggeri’ installati nei campeggi. Con il passaggio al Senato del decreto Casa, infatti, è stato introdotto nel testo del provvedimento un articolo, il 10-ter, che esclude dagli interventi di nuova costruzione e quindi bisognosi di autorizzazioni urbanistico-edilizie e paesaggistiche i manufatti installati con temporaneo ancoraggio al suolo, come case mobili, prefabbricati, camper o roulotte, all’interno di strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno di turisti. Una modifica che, facendo decadere l’obbligo del permesso di costruire, rischia di favorire l’installazione di case mobili anche in aree vincolate. Per arginare tale pericolo, l’Ordine del giorno impegna quindi il Governo a valutare con attenzione gli effetti concreti e i rischi della norma e a valutare allo stesso tempo l’opportunità di modificarla a maggior tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle aree protette nazionali».