AppyMeteo, un giorno non vale l’altro per la felicità degli italiani: ecco i primi dati
La raccolta dati di AppyMeteo è iniziata. Dopo il roboante inizio a mezzo stampa, è il momento di fare le prime elaborazioni, anche se i numeri sono ancora relativamente piccoli ed è bene aspettare il consolidamento nell’uso di AppyMeteo (chi non l’avesse ancora scaricata può trovarla qui: http://goo.gl/ARRyoa) .
L’experience sampling method, vale a dire la raccolta dati in real-time, ha un evidente problema di campionamento: è alla nostra attenzione quello che in statistica viene denominato problema della selection bias. Si tratta della distorsione da auto-selezione.
Scrivendo in maniera potabile, significa che chi utilizza uno smartphone non è rappresentativo dell’intera popolazione italiana. E chi è interessato a un’app sulla felicità può contribuire ancora di più a questo sbilanciamento.
Per questo motivo l’obiettivo è servirsi del metodo sperimentale, in futuro, ed è bene ricordare come le correlazioni che andremo trovando vadano prese cum grano salis, senza pretesa di sdipanare il bandolo complesso di che cosa sia la felicità.
In termini di percezioni istantanee del benessere, però, si possono fare delle analisi interessanti, perché la geo-localizzazione e la perfetta collocazione temporale dell’impulso (abbiamo giorno, mese, ora, minuto, secondo e millisecondo della risposta) arricchiscono di molto il quadro informativo.
Ecco una primissima elaborazione, dunque, che conferma un risultato noto in letteratura e che mostra il ruolo saliente esercitato dai giorni della settimana nell’influenzare il nostro mood.
Questa mostrata nel grafico di fianco è la felicità transitoria degli utenti AppyMeteo (diverse centinaia) nella settimana dal 5 al 9 maggio. Che dire, non vediamo già l’ora del prossimo weekend!