Libia, chiuso lo spazio aereo. I ribelli avvertono gli occidentali: «Se intervenite il Paese diventerà un altro Afghanistan»
[21 Agosto 2014]
Mentre a Gaza è ripresa la guerra, più sanguinosa che mai, con gli israeliani che attaccano addirittura i funerali nei cimiteri ed Hamas che ha ripreso a lanciare i suoi inutili razzi, non molto lontano, sempre sulle sponde del Mediterraneo, quello che quando ce lo ricordiamo è il Mar Nostrum, la Libia sta sprofondando nel caos sanguinoso nel quale la hanno abbandonata gli occidentali dopo l’intervento Nato che avrebbe dovuto portare libertà e benessere.
Oggi la Libia ha chiuso il suo spazio aereo al traffico civile a causa dell’instabilità politica e degli scontri armati che continuano nella nostra ex colonia. Secondo Sky News Arabia, che cita fonti dell’aviazione civile egiziana, «L’aeroporto del Cairo, che intrattiene una comunicazione molto intensa con le città libiche, oggi è stato avvisato dal Servizio generale del controllo aereo della Libia della chiusura dello spazio aereo di questo Paese per tutti gli aerei civili». L’Egitto ha annullato diversi voli delle compagnie aeree egiziana e libica verso Tripoli ed altre città libiche.
Negli ultimi giorni le truppe governative hanno intensificato gli attacchi aeri sul territorio controllato dagli insorti islamisti ed autonomisti, mettendo così ulteriormente a rischio i voli di linea.
Il 13 agosto a Tobrouk il nuovo parlamento libico, eletto a giugno in elezioni con scarsissima partecipazione, ha chiesto un intervento dell’Onu per proteggere i civili. I deputati hanno anche deciso la dissoluzione di tutte le milizie paramilitari, molte delle quali tribali. Ma gli insorti che nel 2011 hanno contribuito ad abbattere il regime di Gheddafi hanno risposto intensificando le ostilità.
Se il primo intervento occidentale del 2011 ha scatenato il sanguinoso caos che ha ridotto la Libia ad uno Stato fantasma, pensare di farne un altro (come la destra italiana chiede di fare in Iraq) sarebbe disastroso, Secondo quanto dice al giornale online Albawabahnews l’esperto libico Chaaban ben Nasser, «la Libia diventerebbe un altro Afghanistan in caso di ingerenza militare straniera nel suo conflitto interno. Il popolo libico è categoricamente ostile all’idea di un intervento straniero, soprattutto nel contesto attuale di assenza di una Costituzione».
E’ finita l’epoca (e l’illusione) degli occidentali visti come liberatori dal regime di Gheddafi: «Se l’Occidente si decidesse ugualmente ad intervenire, trasformerà la Libia in un territorio del terrorismo – assicura Nasser – un altro Afghanistan, perché allora la lotta contro il colonialismo occidentale riunirà l’insieme del Paese».
U. M.