Non solo Sicilia e Basilicata, trivelle in azione i tutte le Regioni
Sblocca Italia? No! Trivella Italia. Il Movimento 5 Stelle all’attacco di Renzi
[17 Settembre 2014]
Secondo Gianni Girotto, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione industria e commercio del Senato, lo Sblocca Italia andrebbe chiamato Trivella Italia: «Le norme contenute nello Sblocca Italia confermano la volontà politica del Governo Renzi di trasformare l’intera penisola italiana in una grande gruviera. Una operazione fatta con un inganno mediatico».
La denuncia di Girotto, che riprende gli allarmi delle grandi associazioni ambientaliste e di molti comitati locali, parte da un fatto: «Durante la presentazione del decreto Sblocca Italia infatti il Governo ha specificato che il provvedimento era necessario per sbloccare le attività estrattive di idrocarburi in Sicilia e Basilicata.In realtà, osservando la mappa diffusa dagli uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico si vede che tutta l’Italia è interessata! Verranno quindi favorite le attività estrattive di idrocarburi su tutto il territorio nazionale a discapito della salute, delle economie locali come turismo e agricoltura che mal si conciliano con l’estrazione petrolifera e di altri idrocarburi»- Il senatore del M5S spiega che «Le regioni più interessate oltre a Sicilia e Basilicata saranno Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Lazio, Calabria».
Girotto dice che «E’ importante informare i cittadini ed i comitati locali che con lo Sblocca Italia si sostituiscono le vecchie fasi di prospezione, ricerca e coltivazione con una concessione unica che riveste il carattere di interesse strategico della durata di 30 anni, 10 in più rispetto alla normativa precedente. .Semplificando le procedure e allungando i tempi per il quale è possibile esercitare l’attività estrattiva sul territorio perfino con proroghe che potrebbero arrivare fino a 50 anni. Inoltre verrà accentrato il potere autorizzativo per la Valutazione di impatto ambientale dei progetti dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente: le Regioni dovranno inviare al Ministero tutte le istruttorie dei titoli vigenti e dei procedimenti in corso».
Per il senatore pentastellato quello contenuto nello “Sblocca Italia” «E’ un duro colpo di mano contro le amministrazioni territoriali e locali per favorire le attività delle compagnie petrolifere e compromettere lo sviluppo dell’economie locali del settore agricolo e turistico, fortemente legate alla valorizzazione e alla tutela della bellezza del territorio e del paesaggio. Ma il futuro, quello vero, è altro. Invece che “trivellare” l’Italia, è necessario adottare immediatamente i target vincolanti al 2030 sulla riduzione dell’emissioni, sul risparmio energetico e la produzione delle energie rinnovabili per rilanciare la creazione di posti di lavoro e occupazione. Occorre proporre un nuovo modello di sviluppo industriale ed ecologico, come stanno facendo Germania, Danimarca e gli altri Paesi europei, che dalle politiche filo-fossili del governo Renzi conseguiranno esclusivamente un ulteriore vantaggio tecnologico ed economico».