Un Natale ecosostenibile è possibile. Qualche suggerimento da Sei Toscana per trascorrere le festività nel rispetto dell’ambiente
[19 Dicembre 2014]
Durante le feste natalizie, la produzione di rifiuti aumenta di circa un terzo rispetto alla norma, è dunque importante anche a Natale ricordarsi le singole regole per fare una buona raccolta differenziata così da contribuire al riciclo delle grandi quantità di rifiuti prodotti. Essere attenti all’ambiente e alle proprie tasche è possibile, seguendo pochi e semplici accorgimenti pratici: dai pacchetti regalo “fai da te”, fino al riuso dell’albero, passando dal tradizionale pranzo con i parenti, le festività natalizie possono diventare ecosostenibili con un occhio ben attento alla produzione dei rifiuti. Come ricorda Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, fra Natale e Capodanno, aumenta notevolmente il consumo di carta e cartone, e non solo per confezionare i doni da riporre sotto l’albero: sono tanti gli imballaggi riciclabili che entrano nelle nostre case e quindi diventa particolarmente importante fare una corretta raccolta differenziata di tutti i rifiuti. Basti pensare che si raccoglierebbero circa 120.000 tonnellate di carta e cartone se solo ogni italiano differenziasse correttamente una confezione di panettone, una di pandoro, una di torrone, due scatole di pasta, due giornali e due riviste, due sacchetti e la scatola di un giocattolo. Attenzione anche ai rifiuti prodotti per il tradizionale pranzo: partendo dagli antipasti, tra cui affettati e formaggi, bisogna tenere a mente che la confezione cartacea va gettata nell’indifferenziato, perché si tratta di carta sporca, così come la carta da forno, utilizzata ad esempio per le lasagne. Arrivando al secondo, è d’obbligo menzionare uno dei simboli del cenone di capodanno: il cotechino o lo zampone. In questo caso, è necessario separare la confezione di cartone dall’involucro che contiene la carne ed avviarle rispettivamente alla raccolta della carta la prima e del multi materiale la seconda. E per finire il dolce: non sarebbe Natale senza un panettone o un pandoro, a seconda delle preferenze. Anche in questo caso, occorre separare la confezione in cartone dal cellophane che avvolge il dolce conferirli correttamente nei contenitori appositi della carta e del multimateriale. Fra i rifiuti più prodotti fra il 25 e il 31 dicembre, troviamo il vetro: il Consorzio nazionale per il riciclo del vetro, Coreve, stima che entro il 6 gennaio saranno stappate e consumate circa 96 milioni di bottiglie di champagne, vini e spumante. Ma quanto risparmieremmo se a Natale riciclassimo tutto questo vetro in maniera corretta? Un bel po’, per esempio l’energia sufficiente a illuminare, giorno e notte, gli alberi di Natale di oltre 4 milioni di famiglie di italiani. Anche qui qualche informazione utile: i calici e i bicchieri di cristallo, i cosiddetti servizi buoni delle nonne, spesso riesumati per l’occasione, sono veri e propri nemici del riciclo del vetro e se si rompono, devono essere gettati nell’indifferenziato. Anche piatti, tazzine, coppe, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica non vanno buttati nei contenitori per il vetro. Per gli avanzi di cibo, invece, suggeriamo di farne il meno possibile e di “riciclare” gli alimenti con ricette tanto creative quanto golose. Per gli scarti vegetali e alimentari non dimentichiamo di fare una corretta raccolta dell’organico, affinché i rifiuti possano diventare compost per l’agricoltura. Infine uno dei simboli delle feste: l’albero di Natale. In questo caso è necessario fare una distinzione: se l’albero è ceduo (senza radici), deve essere conferito come rifiuto verde e quindi direttamente al centro di raccolta o con il ritiro a domicilio. Alberi finti (anche se di plastica) vanno invece nell’indifferenziato, se di piccole dimensioni, o trattati come rifiuti ingombranti (centro di raccolta o ritiro a domicilio) se più grandi. Le decorazioni luminose vanno gettate con i RAEE. E Buon Natale green a tutti!